Durante il podcast Boz to the Future, condotto dal CTO di Meta Andrew Bosworth, James Cameron ha raccontato la sua trasformazione artistica dopo aver provato un visore di nuova generazione. L’esperienza è stata talmente intensa da definirla “quasi celestiale“, paragonandola a una rivelazione mistica. Tutto ciò lo ha convinto che la realtà virtuale sia il mezzo ideale per restituire al pubblico l’esperienza cinematografica esattamente come l’aveva concepita.

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Si tratta di un’esperienza celestiale. Era come se i cieli si fossero aperti, la luce brillasse dall’alto, un coro di angeli cantava”. – James Cameron

Il problema, secondo Cameron, sta nella mancanza di uniformità e qualità nelle sale tradizionali. La gamma dinamica, la luminosità e la calibrazione dei colori vengono spesso alterate o ignorate, portando a risultati che il regista definisce “fiacchi e spenti”. Questo è uno dei motivi principali per cui ha deciso di affidarsi alla tecnologia XR. I visori VR come il Quest 3 creano immagini separate per ogni occhio, garantendo così un’immagine più brillante e accurata. Inoltre, l’ampiezza del campo visivo simula l’effetto sala, ma senza compromessi.

Cameron ha visionato alcuni contenuti di Avatar 3 su un visore ancora non disponibile in commercio, ritenendoli all’altezza, se non superiori, delle migliori sale Dolby. Sebbene non possa rivelare i dettagli tecnici dei prototipi Meta che ha provato, ha affermato che “il futuro sarà molto, molto interessante, queste nuove tecnologie potrebbero davvero far esplodere il cinema VR nei prossimi anni”. Ma non si tratta solo di Avatar. Cameron e la sua società Lightstorm Vision stanno sviluppando esperienze 3D per visori che spaziano da film a concerti, fino a eventi sportivi dal vivo. È un cambio di paradigma che guarda oltre lo schermo, rivolto a un pubblico nuovo, più ampio, non più limitato a gamer e appassionati di tecnologia.

Meta Quest 3
Meta Quest 3, fonte: Meta Store

Il regista ha anche criticato l’industria dello streaming, accusando le piattaforme di “uccidere la creatività” investendo milioni in registi famosi per poi bloccare i loro progetti, preferendo contenuti procedurali e ripetitivi. Per questo, Cameron vede nella VR non solo una nuova forma d’arte, ma anche un rifugio creativo per cineasti frustrati dalle logiche industriali dello streaming. Meta, dal canto suo, punta a rilanciare il settore VR e attirare nuovamente investitori, con l’obiettivo dichiarato di trasformare il prossimo Quest in un “dispositivo d’intrattenimento premium” capace di rimpiazzare TV e cinema, puntando su contenuti di alta qualità e su partnership di rilievo come quella con Cameron. E non solo, perché il regista ha confermato che i visori saranno il futuro del 3D nei cinema.

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Sono un uomo del 3D e Meta è il miglior canale per il 3D”. – James Cameron

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Nato il 19 Dicembre 1992, ha capito subito che il cinema era la sua strada. Dopo essersi laureato in filosofia all'università di Palermo e aver seguito esami, laboratori e corsi sulla critica, la storia del cinema e la scrittura creativa, si è focalizzato sulle sue più grandi passioni: scrivere e la settima arte. Ha scritto per L'occhio del cineasta ed è stato redattore per Cinesblog fino alla sua chiusura. Ora si occupa di news e articoli per ScreenWorld.it, per CinemaSerieTv.it e CultWeb.it