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    Home » Streaming » Ultime recensioni streaming » The Mandalorian 3×02, la recensione: Senza Credo che cosa siamo?

    The Mandalorian 3×02, la recensione: Senza Credo che cosa siamo?

    La recensione di The Mandalorian 3×02: dall’8 marzo, in streaming su Disney+, ecco il viaggio che porterà il Mandaloriano alle sue radici.
    Maurizio ErmisinoDi Maurizio Ermisino8 Marzo 20235 min lettura
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    The Mandalorian
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    “Allora piccolo, pronto per un’avventura?”. Din Djarin sta parlando con il piccolo Grogu, all’interno del suo N1. Ed è davvero una grande avventura quella che vi raccontiamo nella recensione di The Mandalorian 3×02, il secondo episodio della stagione 3, dall’8 marzo, in streaming su Disney+. Dopo il preambolo del primo episodio, inizia il viaggio che porterà il Mandaloriano alle sue radici, nelle sue terre, un’esperienza in grado di redimerlo e di farlo rinascere a nuova vita. Con lui c’è Grogu, sempre più compagno di avventure e alleato fidato, non solo un bambino da accudire. Il secondo episodio conferma una stagione introspettiva e allo stesso tempo spettacolare: in questo caso è un’emozionante immersione nel suggestivo pianeta Mandalore. È un perfetto prodotto Star Wars.

    The Mandalorian 3×02

    Genere: Fantascienza
    Durata: 40 minuti
    Uscita: 8 marzo 2022 (Disney+)

    Regia: Rachel Morrison
    Cast: Perdo Pascal, Katee Sackhoff, Amy Sedaris

    La trama: Da Mos Eisley verso Mandalore e le Acque Viventi

    The Mandalorian 3, una scena

    L’episodio 2 della terza stagione di The Mandalorian inizia sull’hangar 3-5 dello spazioporto di Mos Eisley, dove troviamo Peli Motto (Amy Sedaris), la meccanica che abbiamo imparato a conoscere e ad amare nelle stagioni precedenti. Sta dando del lavoro a dei Java, quando dal cielo arriva Din Djarin (Pedro Pascal), con Grogu, sul suo N-1 di Naboo modificato. Sta cercando un pezzo per un droide, un circuito mnemonico per il suo IG-11. Gli serve un droide classificato speleologo per le miniere di Mandalore: dovrà capire se l’atmosfera è respirabile. Peli gli vende il suo scassato droide, R5. E così Din Djarin e Grogu iniziano il loro viaggio verso Mandalore, verso le miniere, alla ricerca delle Acque Viventi.

    Vediamo Mandalore per la prima volta

    The Mandalorian 3, una scena

    “Un Mandaloriano deve conoscere le mappe e saperle usare”. È emozionato, Din Djarin, mentre spiega a Grogu che sta tornando a cada, a Mandalore, il pianeta dove tutto ha avuto inizio. Ma che neanche lui ha mai visto. Mando, infatti, è cresciuto su una luna vicino. Anche noi, come lui, vediamo il pianeta per la prima volta. Ed è emozionante. Di un verde smeraldo rilucente, Mandalore è un pianeta di cristalli, di rocce aguzze e appuntite. A un primo sguardo sembra la Krypton di Superman. Ma è un luogo ancora nuovo, e realizzato benissimo. Ed è inedito per il mondo della galassia lontana lontana dove si svolgono gli eventi. Ed è emozionante vedere quell’antico elmo di Mandalore, dove leggiamo i segni del passare del tempo.

    Un viaggio nell’ignoto

    The Mandalorian 3, una scena

    Questo episodio di The Mandalorian è tutto un brillare di superfici, di riflessi, di bagliori. Quelli dei cristalli verdi del pianeta, quelli delle superfici cromate del caccia N-1 e della corazza di beskar del Mandaloriano. E ancora, il bagliore della spada oscura nel buio profondo delle miniere. Scendiamo accompagnati da fasci di luce verdastra che illuminano fioche, per quello che riescono a filtrare, i meandri delle miniere di Mandalore. L’episodio 2 della stagione 3 di The Mandalorian è una storia di esplorazione, di scoperta, di pericoli. È un viaggio nell’ignoto. Per il protagonista, e anche per noi.

    Quegli echi di Alien

    The Mandalorian 3

    A un inizio carico di ironia e divertimento, quello nell’officina di Peli, segue una seconda parte molto più cupa, carica di tensione. Il mondo di The Mandalorian è ben piantato dentro quello di Star Wars. Eppure riesce a dialogare con altri immaginari della storia del cinema, come abbiamo visto anche nell’episodio 1 di questa stagione. Qui, nel profondo delle miniere, ci sembra di rivivere qualche sensazione che ci hanno dato i film della saga di Alien, e i vari Prometheus e Alien:Covenant. Spavento, azione, tensione: questo episodio ci regala anche tutto questo.

    Questa un tempo era una civiltà bellissima

    The Mandalorian 3, una scena

    “Non è sempre stato così. Questa un tempo era una civiltà bellissima. Ora è una tomba. Era una grande società. Ora è solo un ricordo”. Sono le parole di Bo-Katan (Katee Sackhoff), una volta arrivata a Mandalore. C’è in tutto questo secondo episodio – e promette di essere una costante di tutta questa terza stagione – un senso di rimpianto, di nostalgia, di dolore per un mondo perduto che non può più tornare. È un sentimento che permea i personaggi di quella galassia. Ma è un sentimento umano, che tutti noi possiamo comprendere, che in tanti, anche nel nostro mondo, in quello reale, hanno provato.

    Senza Credo che cosa siamo?

    The Mandalorian 3, una scena

    Bo-Katan parla a Grogu di Mandaloriani e Jedi, popoli che un tempo andavano d’accordo e combattevano insieme, gli parla della Forza. A Din Djarin invece parla della gente di Mandalore che combatte tra loro, per motivi che è difficile spiegare, di guerrieri che sono diventati deboli e facili da sconfiggere. L’Impero ha avuto gioco facile, e ha distrutto Mandalore per punire il suo popolo. La forza di una serie come The Mandalorian è anche nel riuscire a dipingere il ritratto di un popolo, la sua storia, le sue tradizioni, il suo Credo, la sua civiltà. È un popolo immaginario, ma sembra davvero che esista. Din Djarin ci crede. “Senza Credo che cosa siamo? La nostra gente è dispersa come stelle nella galassia. Senza Credo che cosa siamo?”

    Conclusioni

    8.0 Fantastico

    Nella recensione di The Mandalorian 3x02 vi abbiamo parlato di un episodio che conferma una stagione introspettiva e allo stesso tempo spettacolare: in questo caso è un’emozionante immersione nel suggestivo pianeta Mandalore. È un perfetto prodotto Star Wars.

    • Voto ScreenWorld 8
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