1670 è un prodotto che lascia sorpresi. Non tanto perché si tratta di un mockumentary satirico (siamo ormai piuttosto abituati al black humor), quanto perché è una serie tv realizzata in Polonia, nazione in cui questo genere non va per la maggiore. Approdata su Netflix il 13 dicembre, la serie è composta da 8 episodi della durata di circa quaranta minuti l’uno.
Avrebbe potuto essere un buco nell’acqua, e invece i produttori ci hanno visto giusto: la serie ha un ritmo brioso e veloce, gli interpreti sono perfettamente calati nei rispettivi ruoli e sanno regalare momenti di grande divertimento.
Genere: Commedia
Durata: 8 episodi di 40 minuti circa
Uscita: 13 dicembre 2023 (Netflix)
Cast: Bartłomiej Topa, Katarzyna Herman, Martyna Byczkowska, Michał Sikorski
Una nobile famiglia
Il protagonista è Jan Paweł Adamczewsky, capo sarmata di una nobile famiglia polacca, desideroso di diventare il Giovanni Paolo più famoso della storia della Polonia (chiaro riferimento a papa Wojtyła). La serie segue le sue vicende e quelle della sua famiglia, composta dall’austera moglie Zofia e dai figli Stanisław, Jakub e Aniela. Il primo, che dovrebbe ereditare titolo e possedimenti del padre, contraria i genitori scegliendo la sposa sbagliata, il secondo intraprende la carriera ecclesiastica guadagnando all’occorrenza anche come esorcista, mentre l’unica figlia femmina è illuminata da ideali progressisti e sfida la mentalità ristretta della famiglia e degli abitanti del villaggio. Tra i personaggi secondari, ma decisivi allo svolgimento della narrazione, abbiamo l’apprendista del fabbro Maciej, l’ussaro Bogdan, il nobile Ciesław e sua moglie Rozalia.
La satira su passato e presente
La caratterizzazione dei personaggi non è molto approfondita perché si tratta di figure prettamente caricaturali, macchiettistiche, il cui scopo è quello di fare della satira sulla nobiltà polacca del XVII secolo, ma anche sulla società attuale. E così, se da un lato il nobile pretendente di Aniela che studia in Francia è tratteggiato come una figura grottesca, irritante e patetica, che tratta chiunque come un servitore, dall’altro si parla di argomenti estremamente attuali come il femminismo e il cambiamento climatico. Le frecciatine servono sia per mettere in evidenza il divario sociale tra contadini e aristocratici che tematiche scottanti come i privilegi degli ecclesiastici e la mentalità ottusa di molti ambienti. Non c’è alcuna pretesa di ricostruire la storia, solo quella di servirsi di un’epoca del passato per poter parlare del presente.
Le fonti di ispirazione
Ai fan dei Monty Python non sarà sfuggito che 1670 ha attinto a piene mani dalla comicità pungente e ricca di riferimenti culturali del gruppo comico britannico. Ma la fonte d’ispirazione della serie tv polacca è anche un’altra, ovvero The Office, al cui adattamento polacco ha lavorato proprio l’autore di 1670, Jakub Rurzałło. Tutto sommato il lavoro dei creatori ha prodotto un buon risultato, la serie è simpatica e ben recitata. Interessante anche la scelta di realizzare un mockumentary, con i personaggi che di tanto in tanto guardano dritto verso la camera. Tuttavia non mancano le pecche: alcuni argomenti sono trattati in maniera forse troppo frettolosa risultando quasi didascalici, mentre i tentativi di fare satira su questioni contemporanee non sempre vanno a segno. A ogni modo, il ritmo pieno di brio e le performance attoriali riescono a bilanciare egregiamente il tutto.
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Conclusioni
1670 è una serie piacevole, dal ritmo veloce e divertente, con ottime interpretazioni e scenografie.
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Voto Screenworld
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