Oggi Netflix ha svelato il teaser trailer di Wanna, l’atteso documentario – o meglio, una docuserie in 4 episodi – su Wanna Marchi, icona delle televendite made in Italy, volto simbolo degli anni ’80 in TV e personaggio sopra le righe, controverso, che insieme a sua figlia Stefania Nobile ha dominato le tv private. La data di uscita di Wanna è fissata al 21 settembre 2022 sulla piattaforma streaming.
La docu-serie è stata realizzata attraverso 22 testimonianze, circa 60 ore di interviste e immagini tratte da oltre 100 ore di materiali d’archivio per ricostruire gli eventi in modo fattuale e accurato. Nel breve teaser di Wanna vediamo testimonianze di Stefania Nobile, ma anche di altri celebri star delle televendite, come Roberto Da Crema. Si accenna alla personalità di Wanna Marchi, alle sue controversie giudiziare, le truffe, l’ambizione e poi alla fine appare lei, come una star:
Devo essere me stessa? O che cazzo volete da me?
Lo stile aggressivo con cui Wanna Marchi si rivolge agli spettatori è il marchio di fabbrica degli show in cui propone creme dimagranti miracolose. Per tutti gli anni ’80 la sua immagine e i suoi prodotti impazzano, rendendola ricchissima e famosa, insieme al suo unico e vero braccio destro, la figlia Stefania. Le due passano dal successo alla clamorosa caduta di inizio anni ’90, quando l’impero di Wanna Marchi si sgretola e le scaraventa sul lastrico. Un disastro che scatena nelle due la voglia di riscatto. Dopo avere venduto l’illusione della forma fisica perfetta, passeranno a commercializzare l’unica cosa che nessuno aveva mai pensato di vendere: la fortuna. Creme dimagranti e antirughe lasciano così il posto ad amuleti e numeri benedetti venduti insieme ad un sedicente mago brasiliano, il Maestro di vita Do Nascimento. Questa strepitosa macchina da soldi si sarebbe poi rivelata essere altro: una truffa clamorosa, realizzata grazie a una complice insospettabile, la televisione.
La docu-serie Wanna, di Alessandro Garramone, è scritta dallo stesso Alessandro Garramone e Davide Bandiera, diretta da Nicola Prosatore e prodotta da Gabriele Immirzi per Fremantle Italia.