Wanna, la nuova docuserie che attraverso testimonianze e immagini di repertorio racconta la storia della televenditrice più famosa della TV italiana , è finalmente arrivata in streaming su Netflix, a partire da oggi 21 settembre 2022, per tutti gli utenti abbonati al servizio. Di seguito scopriremo quali sono state le ricerche svolte dalla produzione al fine di raccontare la storia di questa peculiare epoca del nostro Paese.
Secondo quanto rivelato dai creatori della serie – di cui abbiamo parlato nella recensione di Wanna – per arrivare alle 22 testimonianze che vediamo in video sono stati contattati almeno 150 possibili testimoni (tra questi, molte sono vittime riconosciute della truffa che è costata a Wanna Marchi e alla figlia la condanna definitiva) che in alcuni casi hanno preferito non comparire, limitandosi a raccontare storie interessanti, utili per ricreare il contesto.
In alcuni casi la ricerca dei testimoni ha richiesto molti mesi di lavoro perché, a vent’anni di distanza, alcune persone sembravano essere scomparse nel nulla. Per la vastità del racconto da raccogliere, alcuni testimoni sono stati intervistati in più momenti: per quanto concerne Wanna Marchi e Stefania Nobile, ad esempio, è stato necessario svolgere tre interviste visto che la docu-serie ha una lunghezza complessiva di circa 180 minuti: il risultato di 60 ore di interviste, 80 ore di repertorio e 90 di repertorio esclusivo di televendite.
Al fine di ricostruire le fasi della vita della Marchi come acclamato personaggio pubblico, la produzione ha fatto ricorso alle Teche della Rai, di Mediaset, di Telemontecarlo, della Rsi svizzera e di SkyTg24, oltre ad alcuni repertori trovati negli archivi di piccole tv private. Sempre secondo i creatori, la parte più complessa è stata la ricerca del repertorio delle televendite, una vera e propria caccia al tesoro tra cantine di collezionisti, pagine web destinate ai nostalgici degli anni ’80/’90 e archivi di tv private che hanno conservato qualche testimonianza.
Oltre a tutto questo, è stato chiesto a tutti gli intervistati (in primis a Marchi e a Nobile) di aprire i propri album fotografici al fine di ricreare il clima delle varie fasi storiche che la vicenda attraversa, ed è stata anche svolta una ricerca approfondita negli archivi dei giornali quotidiani e periodici per ricostruire le confezioni dei principali prodotti di Wanna Marchi.