Berlino è una serie televisiva di origine spagnola, prequel e spin-off di La casa di carta. Il telefilm è incentrato sulla vita di Andrés de Fonollosa (Pedro Alonso), detto Berlino, ed è ambientata molto prima degli eventi narrati nella prima stagione della serie madre.
La storia ruota attorno a due fattori che hanno sempre caratterizzato la vita di Berlino: l’amore e la ricerca di facili guadagni economici. Questi due elementi hanno sostenuto il protagonista nel suo periodo di massimo splendore, quando ancora non era consapevole della sua malattia e non era ancora invischiato nei complessi della Zecca spagnola.
È in questo periodo che Berlino iniziò a pianificare uno dei suoi colpi più eclatanti, lavorando con la sua squadra per far sparire misteriosamente gioielli del valore di 44 milioni di dollari. Fin dalla prima scena del primo episodio, lo spin-off e la serie principale sono molto simili: ad esempio nella fotografia, nella regia e nella caratterizzazione dei personaggi.
In Berlino troviamo una banda simile a La casa di carta. Infatti abbiamo un gruppo di persone emarginate e il protagonista ha voluto scegliere tra i più furbi e i più intelligenti. Troviamo hacker, ingegneri, ragazzi e ragazze protette da identità farlocche, in modo da rendere loro impossibile sapere chi si celi sotto gli pseudonimi.
Damian, Roi (Julio Peña Fernández), Cameron (Begoña Vargas), Bruce (Joel Sánchez), Keila (Michelle Jenner) sono per Berlino ciò che Tokyo, Nairobi e Denver sono stati nella Casa di Carta. Cameron è simile a Tokyo, Roi può essere paragonato a Rio, sia dal punto di vista del singolo personaggio sia per quel che riguarda le interazioni tra lui e Cameron, ricordando il legame tra Rio e Tokyo.
Un’altra caratteristica che hanno in comune le due serie sono la presenza di colonne sonore italiane: nella Casa di Carta troviamo la cover italiana della canzone partigiana “Bella ciao”, mentre in Berlino troviamo “Felicità” di Al Bano e Romina, che il protagonista e il suo braccio destro Damián (Tristán Ulloa) cantano in una sessione di karaoke dopo essersi imbucati a un matrimonio.
Berlino non cambia le regole del gioco: la banda, la mente, il piano grandioso e un colpo così articolato da suscitare invidia in chi non l’abbia mai pensato in prima persona. Berlino è stato costruito sulla base de La Casa di Carta, ma a differenza di quest’ultima non ha raccontato la storia con la stessa andatura.