I sottotitolatori di Stranger Things 4 hanno ammesso di aver trollato i fan. Infatti, se avete guardato la serie con i sottotitoli inglesi attivati, vi sarete resi conto che questi descrivevano in maniera ironica le musiche di sottofondo o i movimenti “umidi” di certi tentacoli. In una nuova intervista con Vulture, il team dei sottotitoli di Stranger Things ha illustrato il processo mentale dietro alle didascalie più memate e cosa si svela dietro a queste “licenze creative”.
Sono stati l’autore dei sottotitoli dello show, che ha scelto di essere identificato solo come “Jeff”, e la redattrice del QA dei sottotitoli Karli Witkowska a raccontare quanta creatività accompagni la stesura di sottotitoli deliziosamente disgustosi e perché questi siano un elemento fondamentale per rendere lo show accessibile. In merito alla chiacchieratissima descrizione di “[tentacoli che ondeggiano umidamente]”, Jeff ha ammesso che “stava un po’ trollando“. Ha detto che il disgusto era intenzionale, aggiungendo che “nell’ultimo anno o due, ho guardato tantissimi video ASMR per capire quali parole suscitano quel tipo di risposte nelle persone, così le prendo e le metto nella mia banca delle parole. ‘Umido’ salta fuori spesso“.
Witkowska ha sostenuto che la confusione degli spettatori nei riguardi di questi “sottotitoli creativi” derivi proprio da una mancanza di comprensione dello scopo di queste descrizioni. “Si suppone che sia una situazione scomoda, di disagio, ed è per questo che una didascalia del genere è stata scelta per lo show“, ha detto. “Ho notato che in rete ci sono persone che non capiscono che i sottotitoli sono soprattutto indirizzati ai non udenti o alle persone con problemi di udito. Ho visto molti dire: ‘Perché i sottotitoli sono così eccessivamente descrittivi? Non ne abbiamo bisogno’. E so che non ne avete bisogno, ma non eravate il pubblico di riferimento per i sottotitoli fin dall’inizio“.
Sia Jeff che Witkowska hanno ribadito che l’obiettivo di una buona sottotitolazione non è semplicemente quello di trascrivere i dialoghi. Il loro lavoro consiste nel garantire che le persone sorde possano vivere lo spettacolo allo stesso modo degli altri, dunque va lasciato molto spazio al testo descrittivo, non solo alle battute pronunciate dai personaggi.”Quando si tratta di uno show come ‘ST’, in cui c’è qualcosa di così divertente e allegro, come quando viaggiano nel furgone della pizza, e poi all’improvviso succede qualcosa di completamente diverso, è nostro compito fare in modo che la comunità dei non udenti possa comunque capire quel completo cambio di atmosfera e di tono“, ha detto. “Se non lo facciamo, non stiamo facendo bene il nostro lavoro“.
Tutti gli episodi di Stranger Things 4 sono ora disponibili in streaming su Netflix.