Squid Game: The Challenge sotto accusa dagli stessi concorrenti. Il reality show, basato sulla serie sudcoreana Netflix Squid Game, è al centro delle polemiche come mai era successo prima. Diversi partecipanti, infatti, si sono scagliati contro la produzione – naturalmente in forma anonimo – per il trattamento ricevuto sul set e di come il gioco sia, in un certo qual modo, crudele e truccato. Accuse pesanti, insomma, che potrebbero mettere a rischio la produzione del reality.
“Senza dubbio l‘esperienza più crudele e difficile che abbiamo mai affrontato. Eravamo trattati come se fossimo in una corsa di cavalli. Ci trattavano come animali mentre lì fuori si gelava e la corsa era totalmente truccata”, hanno affermato diversi concorrenti ai microfoni di Rolling Stone. Un altro concorrente ha dichiarato: “Tutto il tormento e i traumi che abbiamo dovuto soffrire non valgono assolutamente la pena. C’era incompetenza e disorganizzazione totale, forse non avrebbero dovuto realizzare questo reality”.
Squid Game: Challenge vede la partecipazione di ben 456 concorrenti, provenienti da tutto il mondo. I concorrenti si sfidano – come accade nella serie Netflix – a giochi come “Un, due, tre, stella”, “Il gioco del caramello”, “Tiro alla fune”, “Il gioco delle biglie”, “Ponte di vetro” e “Il gioco del calamaro” – con un unico obiettivo: vincere il montepremi finale del valore di 4,56 milioni di dollari.
Squid Game, intanto, è stata rinnovata per una seconda stagione, che potrebbe debuttare su Netflix nei primi mesi del 2024. La prima stagione ha ottenuto un enorme successo in termini di ascolti, registrando 111 milioni di visualizzazioni dopo soli 28 giorni dal suo debutto sulla piattaforma e confermandosi come il più grande esordio tra le serie originali Netflix, battendo il record storico degli 82 milioni di Bridgerton.