Mark Ruffalo si è scusato con Chris Evans dopo il post credit di She-Hulk: Attorney at Law che rispondeva a uno dei più grandi misteri della Marvel: Capitan America è morto vergine? Durante il primo episodio dello show Disney+ (ora in streaming), c’è una gag in cui Jen (Tatiana Maslany) si sfoga a lungo con chiunque voglia ascoltarla sulla sua teoria che il primo Avengers, Steve Rogers (Chris Evans), sia morto vergine. Ha persino una cronologia dettagliata delle prove che ha raccolto attraverso le sue ricerche.
Sorry bro. It was under extreme duress.
— Mark Ruffalo (@MarkRuffalo) August 18, 2022
La rivelazione e l’impagabile reazione di Jen hanno preso d’assalto il fandom Marvel, con lo stesso Chris Evans che ha reagito alla notizia della verginità di Captain America con una serie di emoji. Ruffalo ha poi risposto al tweet dell’amico con delle scuse, scherzando: “Scusa fratello. Era sotto estrema costrizione“.
L’argomento è stato dibattuto dai fan per molti anni – prima di Avengers: Endgame dove vediamo Capitan America ricongiungersi con Peggy. Nella serie She-Hulk abbiamo però la risposta in un’esilarante scena dei titoli di coda in cui Jen discute con suo cugino Bruce Banner su come Cap non meritasse di morire vergine. Un Bruce infastidito decide di porre fine ai suoi vaneggiamenti rivelando un’informazione scioccante che teneva nascosta da anni: “Steve Rogers non è vergine. Ha perso la verginità con una ragazza nel 1943 durante il tour dell’USO“.
She-Hulk: Attorney at Law segue Jennifer Walters nella complicata vita di un avvocato trentenne e single, cugina dell’Avengers più forte, Hulk, anch’essa dotata di superpoteri. La serie di nove episodi oltre Mark Ruffalo accoglie altri veterani del MCU tra cui Tim Roth nel ruolo di Abominio, Charlie Cox in quello di Daredevil e Benedict Wong in quello di Wong. Il cast comprende anche Ginger Gonzaga nel ruolo di Nikki Ramos, Josh Segarra nel ruolo di Augustus “Pug” Pugliese, Jon Bass come Todd e Renée Elise Goldsberry nel ruolo di Mallory Book.