La leggenda di Re Artù e Merlino ha attraversato i secoli, trovando innumerevoli adattamenti cinematografici e televisivi. Tra questi, Merlin della BBC, in onda dal 2008 al 2012, occupa un posto speciale. Non solo per la chimica tra Colin Morgan (Merlino) e Bradley James (Artù), ma per la sua interpretazione moderna e toccante del mito.

Cosa rende Merlin così diverso? La serie offre una prospettiva fresca sulla leggenda arturiana, adattandola al pubblico del XXI secolo. L’amicizia tra Merlino e Artù, fulcro della narrazione, viene presentata con la dinamica tipica dei buddy movie, ribaltando la classica rappresentazione di Merlino come saggio mentore di un giovane Artù. Qui, entrambi crescono e imparano insieme, in un mondo ostile e pieno di pericoli. La serie sovverte anche le rappresentazioni di genere tradizionali. Ginevra, da principessa diventa la popolana Gwen, che si guadagna il titolo di regina per merito, non per nascita. Morgana, lungi dall’essere una semplice antagonista, viene presentata con una complessa backstory, trasformandosi da alleata a tragica villain nel corso delle cinque stagioni.

Scena finale della serie tv Merlin
Scena finale della serie tv Merlin, fonte: BBC

Ma cosa rende il finale di Merlin così straziante, anche a 13 anni di distanza? Il diamante del giorno, il doppio episodio conclusivo, porta al culmine gli archi narrativi dei personaggi. Merlino e Artù affrontano i propri errori, scontrandosi con Morgana, un tempo loro amica, ora assetata di vendetta e decisa a conquistare Camelot. La battaglia di Camlann, predetta come luogo della morte di Artù, diventa il teatro di un addio struggente. Merlino, privato della sua magia da Morgana, intraprende un viaggio disperato per recuperare i suoi poteri e salvare l’amico. Il loro legame, messo a dura prova, si manifesta in tutta la sua forza in un finale agrodolce, che ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei fan.

L’amicizia tra Merlino e Artù, la modernizzazione del mito, la complessità dei personaggi e la potenza emotiva del finale: ecco gli ingredienti che rendono Merlin una serie indimenticabile, il cui eco risuona ancora oggi, a 13 anni dalla sua conclusione.

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Nato il 19 Dicembre 1992, ha capito subito che il cinema era la sua strada. Dopo essersi laureato in filosofia all'università di Palermo e aver seguito esami, laboratori e corsi sulla critica, la storia del cinema e la scrittura creativa, si è focalizzato sulle sue più grandi passioni: scrivere e la settima arte. Ha scritto per L'occhio del cineasta ed è stato redattore per Cinesblog fino alla sua chiusura. Ora si occupa di news e articoli per ScreenWorld.it, per CinemaSerieTv.it e CultWeb.it