Netflix cancella Resident Evil, la serie action-horror liberamente basata sul popolare franchise di videogiochi, non sarà rinnovata per una seconda stagione. La notizia, che arriva un mese e mezzo dopo l’uscita della serie il 14 luglio, non è del tutto sorprendente, perché la serie non ha avuto un lancio particolarmente forte. Oscurato dal successo di Stranger Things, uscito nello stesso periodo, Resident Evil ha debuttato al n. 2 con 72,7 milioni di ore di visione.
Netflix ha messo insieme un cast interessante e diversificato che comprendeva: Balinska, Lance Reddick, Tamara Smart, Siena Agudong, Adeline Rudolph, Paola Nuñez, Ahad Raza Mir, Connor Gosatti e Turlough Convery. La trama di Resident Evil, nasce dalla penna dello showrunner Andrew Dabb, e si svolge nell’anno 2036. Quattordici anni dopo che un virus letale ha causato un’apocalisse globale, Jade Wesker (Ella Balinska) lotta per la sopravvivenza in un mondo invaso da infetti assetati di sangue e creature folli. In questa carneficina assoluta, Jade è perseguitata dal suo passato a New Raccoon City, dagli agghiaccianti legami del padre con la Umbrella Corporation ma soprattutto da ciò che è accaduto a sua sorella Billie.
La prima stagione di Resident Evil si è conclusa con il sacrificio di Albert per aiutare Jade e Billie a fuggire da Evelyn, dopo che era stato rivelato che Billie era stata infettata dal T-virus. Prima di morire, Albert ha lasciato alle sue figlie adolescenti un indirizzo di Ada Wong, dicendo loro di cercarla. Nel frattempo, nel 2036, Billie ha sparato a Jade nello stomaco e ha rapito sua figlia Bea.
Lo showrunner, Andrew Dabb, aveva delineato un futuro per la serie. Durante un’intervista a TVLine -prima della cancellazione – aveva dichiarato di aver delineato un inizio, una parte centrale e una fine della storia: “Che si tratti di due stagioni, tre stagioni, quattro stagioni o cinque stagioni, lasceremo che sia il pubblico a deciderlo“, ha detto Dabb. “Dirò che più ci addentriamo in questa storia, più ne scopriamo di nuove, man mano che introduciamo altri elementi dai giochi ed espandiamo questi mondi e questi personaggi“.