Il gigante dello streaming Netflix ha sospeso il servizio in Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte di Putin. Netflix si unisce a molte altre compagnie di entertainment come Warner Bros, Sony e Disney che hanno interrotto gli affari con la nazione.
Netflix ha già sospeso tutta la sua produzione e il lavoro di acquisizione nel territorio, come conferma Deadline. Interrotta la lavorazione della serie originale poliziesca Zato. Altri due contenuti commissionati da Netflix alla Russia, tra cui il suo primo film originale russo, Anna K, rivisitazione contemporanea del classico di Lev Tolstoj Anna Karenina, sono già stati completati, ma non hanno alcuna data di uscita e al momento non ci sono aggiornamenti sui piani per la release.
Il modo in cui Netflix sta gestendo i problemi di fatturazione e i rimborsi ai propri clienti in Russia non è stato svelato nel dettaglio. Secondo quanto riferito, la società ha meno di un milione di abbonati in Russia, dove il servizio è stato lanciato meno di un anno fa.
A febbraio, Netflix ha dichiarato di non avere intenzione di aggiungere canali russi al suo servizio. Questo nonostante un regolamento che richiederebbe al gigante dello streaming di rendere disponibili diverse emittenti statali. Anche l’Ucraina è stata citata come parte di tale decisione.
Se rispettata, la regola avrebbe significato rendere disponibili in streaming fino a 20 canali russi di notizie, sport e intrattenimento. Netflix sarebbe stato l’unico servizio che ha raggiunto la soglia di 100.000 abbonati, il che prevede anche l’obbligo di fornire la programmazione locale.