Da un grande protagonista derivano grandi responsabilità. Frankie Muniz, volto principale della serie tv Malcolm, andata in onda dal 2000 al 2006, è mancato in due episodi delle sette stagioni per protesta contro i comportamenti tossici sul set.
“Ci sono due episodi in cui sono assente, lasciai il set“, ha dichiarato. “Tutti avevano paura di ribellarsi quando certe persone controllavano o erano scortesi o mancavano di rispetto. Come se camminassero sulle spine“. Tale personaggio, tale interprete: la giustizia e la rettitudine sono caratteristiche che appartengono tanto all’uno, quanto all’altro.
“Mi ricordo di essere rimasto così mortificato nel vedere la gente che avere paura di difendersi, pensavo ‘Dite qualcosa’“, ha continuato. “Non mi importava se mi avessero detto che non sarei mai tornato, per me ne valeva la pena“. Muniz ha rimarcato il privilegio di potersi scagliare contro certe dinamiche, proprio in virtù del ruolo ricoperto nel progetto, in cui aveva recitato come protagonista dall’età di 13 anni.
Malcolm “nel mezzo”, terzo di cinque fratelli, si ritrova a parlare di tutte le peripezie che possono capitare a un ragazzino particolarmente intelligente e sensibile in una famiglia disfunzionale. Lo stile particolare della serie, che gli permette di sfondare la quarta parete, gli offre un confronto diretto con il pubblico, il quale riesce a stabilire un rapporto di empatia con lui. Il cast comprende anche Jane Kaczmarek, Bryan Cranston, Christopher Masterson, Justin Berfield ed Erik Per Sullivan.