Il regista degli episodi 3 e 4 de Gli Anelli del Potere ha spiegato in che modo è riuscito a bilanciare versante artigianale e magico dell’attesissima serie targata Amazon Studios. Nel complesso, Wayne Che Yip si occuperà della regia di metà serie. Secondo lui, la chiave per realizzare la serie è consistita anche nel giusto bilanciamento tra emozioni e momenti più leggeri tra le tenebre. D’altronde, il filmmaker si è già occupato di progetti quali Utopia, Misfits e Hunters, titoli in cui era necessario comprendere quando abbracciare la brutalità e quando, invece, scegliere la via dell’ironia.
Wayne Che Yip ha dichiarato: “Una cosa importante per noi è stata quella di assicurarci che ci fossero opportunità di sottolineare le cose con un po’ di umorismo o di leggerezza che non ti portasse fuori dal gioco e che non desse l’impressione di un cambio di tono stridente. È stato importante e ci è sembrato che fosse nello spirito di Tolkien”. Relativamente al bilanciamento tra fiabesco ed elementi artigianali, il regista ha raccontato: “Abbiamo fatto in modo che tutto avesse la patina del realismo. Io, gli showrunner, Kate Hawley, la nostra fantastica costumista, Ramsey Avery, il nostro production designer, volevamo essere sicuri di affrontare il tutto da un punto di vista della storia, cioè rimanendo fedeli a quanto raccontato nei primi due episodi”.
Dopo alcuni episodi in cui è stato preso in giro, inoltre, la puntata 4 svela finalmente la scoperta segreta del Principe Durin: il Mithril che un giorno realizzerà (tra le altre cose) la più forte cotta di maglia scintillante della Terra di Mezzo. Prima di questa rivelazione c’è una vera e propria pausa di gravitas, pensata perché tutti prendano atto del momento, indipendentemente dalla loro familiarità con questo mondo e con ciò che si prospetta all’orizzonte.
“Con idee, oggetti e concetti un po’ più fantastici, ciò che alla fine sarà identificabile e a cui il pubblico si legherà sempre è la performance emotiva degli attori”, ha detto Yip. “Non è necessario capire esattamente di cosa Durin stia parlando riguardo al Mithril, ma si può capire quanto significhi per lui attraverso l’incredibile interpretazione di Owain Arthur e del suo partner di scena Robert Aramayo. Si capisce il significato che l’oggetto che tiene in mano ha per lui. Per i non fan che potrebbero non comprendere appieno di cosa si tratta, la speranza è che a quel punto tutti siano così coinvolti nella relazione tra il Principe Durin ed Elrond da esperire il dramma e l’eccitazione del momento”.
Lo stesso concetto vale per il Palantír, la mistica pietra per vedere, che Galadriel prova con Miriel. La visione di un possibile futuro è una rapida e stridente frattura della realtà, con frammenti color ghiaccio che spuntano dalla pietra e riempiono l’inquadratura. Per Yip è stata l’occasione per aggiungere un ulteriore livello a un concetto già noto. “È stato investito molto tempo in quel momento di transizione. Ovviamente, Peter Jackson ha fatto un lavoro straordinario con il suo Palantír. Questo era un palantír completamente diverso che faceva cose diverse”, ha detto Yip. “Ci siamo ispirati molto ai modelli delle rocce e delle gemme, come se le immagini e le visioni facessero parte della natura frattale della pietra stessa. Ci sembrava che ci fosse qualcosa di magico, ma allo stesso tempo organico”.
Anche il movimento è fondamentale in una serie fatta di ambientazioni imponenti come Gli Anelli del Potere, per la quale sono stati costruiti set davvero enormi.
Il regista ha raccontato quanto sia stato importante lasciare che attori e personaggi interagissero con l’ambiente circostante: “Galadriel è un personaggio statico che abbiamo deciso di porre su una barca perché volevamo un momento per lasciarla libera. In un certo senso, volevamo creare un momento in cui si scatenasse. Volevamo che questo attimo fosse il più espressivo possibile”, ha detto Yip. “Solo quando ci siamo trovati sul set ci siamo resi conto del potenziale, nel caso di Galadriel, di andare in verticale. È sempre bello avere questa opportunità. Ci è sembrato più divertente che Galadriel, essendo leggera sui suoi piedi, essendo un elfo e scappando, si spostasse verso un punto più alto. Questa scena ci ha dato l’opportunità di far scorrere la macchina da presa”.
Yip, inoltre, ha detto che lui e il coordinatore degli stunt Glenn Suter volevano assicurarsi che ci fosse un giusto mix di gravità e magia nel modo aggraziato in cui gli elfi erano in grado di muoversi durante il combattimento. “È sempre stato emozionante trovare concetti e idee su come realizzare queste differenze. Una scena con un nano sarà sempre diversa da una con un umano. Con gli elfi, in termini di possibilità fisiche, possiamo fare cose che con le altre razze non possiamo fare”.
Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere è disponibile su Prime Video e i nuovi episodi vengono distribuiti ogni venerdì.