George Lucas aveva un ultimo colpo in canna, prima di vendere il suo marchio a Disney. Sono recentemente emersi nuovi dettagli sulla serie, cancellata, Star Wars: Underworld. Il progetto si sarebbe collocato dopo La vendetta dei Sith e avrebbe mostrato i germi della Ribellione durante il regno dell’Impero Glattico. Malgrado non si abbiano notizie approfondite, sono state divulgate alcune intuizioni sulla visione completa di Lucas e sul perché il prodotto non abbia visto la luce, al di là delle sceneggiature e di alcuni video concettuali.

In un nuovo episodio del podcast Young Indy Chroniclers, il produttore Rick McCallum condivide alcuni entusiasmanti dettagli su Star Wars: Underworld e su ciò che Lucas aveva pianificato per la serie live-action, rivolta a un pubblico più adulto, non diversamente da Andor. Sorprendentemente, sembra che il costo di produzione dello show sia stato decisamente troppo alto, superando quello dei sei film originali, se Lucas fosse riuscito a realizzare 100 episodi. Per fare un paragone, un singolo episodio di The Mandalorian costa in media circa 15 milioni di dollari, mentre McCallum ha confermato che il minimo che avrebbe mai potuto ottenere a episodio, per Underworld, era 40.

Dichiarazione

“Penso che avessimo più di sessanta sceneggiature e gli scrittori più fantastici del mondo. Abbiamo creato esattamente la stessa esperienza per tutti, al Ranch… era un gruppo fenomenale di talenti. Alcune erano dark, altre non lo erano… erano sexy, erano violente, erano semplicemente meravigliose… complicate, impegnative… avrebbero fatto saltare in aria l’intero universo di Star Wars. E Disney non si sarebbe mai offerta di acquistare questo materiale da George. È una delle grandi delusioni della nostra vita. Ma il problema era che ogni episodio era più grande dei film. Il minimo a cui sono riuscito a scendere, con la tecnologia che esisteva allora, era di circa 40 milioni di dollari a episodio.” – Rick McCallum, produttore

Il produttore ha anche rivelato qualche altra interessante intuizione, come i collegamenti previsti dello show con altri progetti di Star Wars, anch’essi cancellati, il coinvolgimento di John Williams nella colonna sonora e l’unica azienda che ha quasi ottenuto il via libera per il progetto. Oltre al fatto che fossero state scritte 60 sceneggiature delle 100 pianificate, McCallum ha anche confermato che Star Wars: Underworld si sarebbe legato al videogioco di Star Wars, intitolato 1313. Sviluppato da LucasArts, 1313 era un gioco più dark con un’ambientazione simile ai sobborghi di Coruscant. Avrebbe avuto come protagonista Boba Fett nei suoi primi anni come cacciatore di taglie. Il gioco, tuttavia, è stato cancellato poco dopo Underworld.

Nonostante l’ingente esborso, McCallum ha rivelato che Lucas aveva in programma un incontro con l’attuale CEO di HBO. All’epoca, HBO era l’unica azienda in grado di produrre la serie su larga scala, con la tecnologia disponibile. Il CEO in questione è rimasto, però, coinvolto in uno scandalo il giorno prima dell’incontro ed è stato licenziato. Le cose poi sono andate avanti al punto che lo show è stato cancellato poco prima che Lucas vendesse definitivamente Lucasfilm a Disney nel 2012. Elementi sia di Underworld che di 1313 sono entrati a far parte del canone e hanno apparentemente ispirato episodi di The Clone Wars e altri show live-action Disney. Al momento, non si sa se le 60 sceneggiature completate di Underworld siano state date direttamente a Disney insieme agli script che Lucas aveva curato per una trilogia sequel.

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Diplomata alla Scuola Internazionale di Comics di Napoli - corso di sceneggiatura -, è impegnata in progetti di scrittura creativa e recensioni. Cresciuta con la consapevolezza che “All work and no play makes Jack a dull boy”. Paladina dello Sturm und Drang. Adepta del Lato Oscuro della Forza.