Netflix ha recentemente rilasciato la serie Adolescence, un dramma psicologico che ha rapidamente scalato le classifiche di visualizzazione grazie alla sua intensa narrazione e all’innovativa regia in piano sequenza. Tuttavia, la serie si è trovata al centro di una controversia dopo che Elon Musk ha criticato pubblicamente la rappresentazione della criminalità giovanile che Netflix mette in scena, accusando i creatori di aver manipolato la storia per ragioni ideologiche.

Il dibattito è nato da un post su X, la piattaforma social di Musk, in cui il magnate ha ricondiviso un commento di un ragazzo che sosteneva che il crimine narrato nella serie fosse ispirato a un caso reale, ma con una modifica sostanziale. L’autore dell’omicidio sarebbe stato cambiato da un ragazzo nero in un ragazzo bianco per fini politici. Musk ha liquidato la questione con un secco “Wow“, scatenando una tempesta di commenti tra i suoi oltre 219 milioni di follower. Il lungo post afferma quanto segue:

Dichiarazione

“Netflix ha una serie chiamata Adolescence che parla di un killer inglese che ha accoltellato a morte una ragazza su un autobus ed è basata su casi reali come l’assassino di Southport. Quindi indovinate un po’. Hanno scambiato la razza del vero assassino, da un uomo di colore/migrante a un ragazzo bianco, e la storia dice che è stato radicalizzato online dal movimento della pillola rossa. Semplicemente lo stato assoluto della propaganda anti-bianchi.” – Ian Miles Cheong su X

Jack Thorne, co-creatore della serie insieme a Stephen Graham, ha prontamente respinto queste accuse, come abbiamo appreso tramite Deadline. In un’intervista al podcast The News Agents, Thorne ha dichiarato: “Non stiamo facendo un punto sulla razza. Stiamo parlando di mascolinità tossica e delle dinamiche che portano alla violenza. Non c’è nessuna base reale dietro questa storia, nessuna parte di essa si ispira a un caso specifico“.

Secondo Thorne, il vero obiettivo della serie è analizzareperché la violenza tra ragazzi contro le ragazze sta aumentando“, senza offrire risposte semplicistiche o strumentalizzare la narrazione. Le polemiche scaturite dalla semplice ricondivisione di Musk del sopracitato post hanno acceso un dibattito più ampio sulla responsabilità dei media e sul pericolo della disinformazione. Thorne ha sottolineato come queste affermazioni infondate possano danneggiare la percezione del pubblico, alimentando teorie cospirative prive di fondamento.

Nonostante la controversia, Adolescence continua a ricevere ampi consensi, tant’è che si sta pensando a una seconda stagione, per la sua audace esplorazione dei pericoli della cultura online e per la sua capacità di porre domande scomode senza schierarsi ideologicamente. La serie invita il pubblico a riflettere su tematiche attuali, sfidando pregiudizi e stimolando un dialogo più approfondito sulla realtà della violenza giovanile.

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Nato il 19 Dicembre 1992, ha capito subito che il cinema era la sua strada. Dopo essersi laureato in filosofia all'università di Palermo e aver seguito esami, laboratori e corsi sulla critica, la storia del cinema e la scrittura creativa, si è focalizzato sulle sue più grandi passioni: scrivere e la settima arte. Ha scritto per L'occhio del cineasta ed è stato redattore per Cinesblog fino alla sua chiusura. Ora si occupa di news e articoli per ScreenWorld.it, per CinemaSerieTv.it e CultWeb.it