Il nuovo anno su Netflix è iniziato all’insegna di Caleidoscopio, una nuova serie che promette di essere differente dalle altre. Sebbene non ci sia un ordine per vedere gli episodi, vi consigliamo di iniziare guardando l’episodio Nero, di 50 secondi, spiega come funziona l’approccio non lineare della serie creata da Eric Garcia. In Caleidoscopio, a differenza delle altre serie, gli episodi non sono numerati, ma hanno ciascuno il nome di un colore e appariranno in un ordine diverso sul profilo Netflix di ogni abbonato alla piattaforma streaming. Unico vincolo per lo spettatore, è lasciare per il finale l’episodio Bianco, l’ottavo.
Caleidoscopio è una serie antologica crime composta da otto episodi ed un’introduzione. Nero, infatti, dura solo 50 secondi e spiega allo spettatore come funziona la serie. La intro chiarisce che assistiamo ad un colpo preparato in 25 anni, dove ogni parte rivela una tessera di un puzzle. Ogni abbonato guarda gli episodi in ordine diverso. Entrando nel crimine in momenti diversi. L’ordine con cui si segue Caleidoscopio, influenzerà il punto di vista individuale dello spettatore sulla storia.
Alla fine dell’introduzione, parte un episodio random, a chi scrive la serie è iniziata con Giallo. Ma si potrebbe cominciare anche con Verde e poi approfondire il proprio ordine di visione personale con altri episodi come Blu o Viola o Arancione, seguiti dagli altri. Unico vincolo per lo spettatore, è lasciare per il gran finale l’episodio numero 8, Bianco.
Caleidoscopio è liberamente ispirata a una storia vera . Il cast della serie vede Giancarlo Esposito vestire i panni di un ladro professionista intorno al quale si forma la squadra di ladri. Accanto a lui troviamo Paz Vega, Rosaline Elbay, Peter Mark Kendall, Niousha Jafarian, Sammy Peralta, Bubba Weiler, Hans Tester, Hemky Madera, Stacey Oristano e Soojeong Son. Caleidoscopio, girata tra Bushwick e Brooklyn, è stata diretta da Eric Garcia, il regista è anche creatore della serie e figura come produttore esecutivo insieme a Ridley Scott, David W. Zucker, Jordan Sheehan, Fred Berger, Brian Kavanaugh-Jones, Justin Levy e Russell Fine.