Ospite del Festival della TV di Dogliani, Corrado Guzzanti ha risposto a poche domande su Boris 4 e sui cambiamenti previsti per la nuova stagione, che tra l’altro renderà omaggio a Mattia Torre. L’attore, sul palco della manifestazione che si tiene in provincia di Cuneo, ha parlato anche della campagna elettorale in corso.
Il conto alla rovescia per Boris 4 è iniziato, a luglio Disney+ ha rivelato che la serie cult ritornerà il 26 ottobre, dopo che Corrado Guzzanti aveva svelato per errore la data di uscita. Memore di questo episodio, l’attore ha evitato di rispondere a troppe domande sull’argomento, anche se ha rivelato, come riporta Repubblica, che ritornerà a vestire i panni di Mariano Giusti. Su Boris 4 ha detto solo: “Sta per partire la nuova stagione arriverà il 26 ottobre. Non posso dire niente perché ho paura di essere fulminato, ma ci siamo ritrovati tutti e ci siamo divertiti moltissimo”. Una cosa interessante però l’ha anticipata: a quanto pare ritroveremo molti dei personaggi che conosciamo, ma con mansioni differenti.
“Gli autori hanno cambiato abbastanza le dinamiche: ci sono tutti i personaggi ma chissà se i ruoli e le posizioni saranno le stesse. In più sarà un grande omaggio all’amico Mattia Torre e un bel modo per rievocarlo.”
Dopo aver regalato al pubblico un assaggio dei personaggi più amati di Corrado Guzzanti, tra i quali Padre Pizarro, Vulvia, Lorenzo, Quelo e il poeta Brunello Robertetti, il comico che abbiamo visto recentemente a LOL 2, è passato ad imitare alcuni politici, tra cui Francesco Rutelli e Giulio Tremonti. A proposito dell’ex ministro, candidatosi alle prossime politiche nelle file di Fratelli d’Italia, Corrado Guzzanti ha rivelato: “Ho saputo per vie traverse che si arrabbiò molto. Però è un personaggio che mi diverte fare. I politici devono darti qualche appiglio: lui fa molto ridere perché è permalosissimo e questa cosa per un comico è irresistibile. Adesso toccherà rifarlo“.
In riferimento alla campagna elettorale per le politiche del 25 settembre, Corrado Guzzanti ha affermato: “non è divertente, i politici sono diventati satiricamente autosufficienti, non è facile imitarli. Si rendono ridicoli nelle cose che dicono e fanno, molto più di quello che si può fare scrivendo sketch“. E poi, alludendo sempre ai politici: “Oggi se fai un’imitazione gli fai guadagnare punti. Hanno tutti capito che devono fare ridere, diventa complicato prenderli in giro, lo fanno da soli. Secondo me non c’è nessuno che merita di essere imitato però si accettano suggerimenti“.