Il 2022 ha segnato la fine di Better Call Saul e di Bob Odenkirk nell’iconico ruolo di avvocato. L’attore sta ancora facendo i conti con l’addio a un personaggio che ha interpretato in due serie, per oltre tredici anni: Jimmy McGill. Nato come personaggio secondario in Breaking Bad, Bob Odenkirk è riuscito a conquistare tutto il pubblico della serie e oltre.
Parlando con Empire l’attore ha rivelato: “Volevo più tempo per crogiolarmi, e mi crogiolerò per i prossimi dieci anni o più. So che quello è stato probabilmente il ruolo della mia vita, ed è una cosa meravigliosa da avere avuto. Alcune persone non lo capiscono. Mi crogiolerò per il resto della mia vita“. La maestria del creatore Vince Gilligan e dello showrunner Peter Gould ha lasciato un po’ di vuoto in Odenkirk, che è passato a una nuova serie – Straight Man – pur continuando a lavorare sul processo di transizione.
L’episodio finale – di cui vi abbiamo nella recensione di Better Call Saul – ha concluso la sua corsa monumentale con un finale che alcuni, non molti, avrebbero previsto. L’attore ha anche commentato la scelta del finale della serie che vede il suo personaggio rinchiuso in carcere: “Avrei previsto un finale con più esplosioni. Sono felice che non ci siano state. Eppure, la cosa strana per me è che è nato proprio dall’allentamento della presa sui personaggi. Una delle difficoltà che ho avuto, e che ha avuto anche Rhea, è che i personaggi erano molto intelligenti dal punto di vista emotivo nei confronti di quasi tutti quelli con cui interagivano, eppure avevano questi punti ciechi riguardo al loro stesso comportamento. Alla fine gli sceneggiatori hanno concesso a questi personaggi la consapevolezza di sé che io ritenevo avessero sempre avuto. L’ho trovato bellissimo. Quando l’ho letto, ho pensato: ‘Sì, esattamente, è quello che dovrebbe accadere’“.