Il finale di Better Call Saul 6 è stato influenzato da Breaking Bad e El Camino che pare abbiano contribuito a plasmare il destino finale di Saul Goodman. Ora che Better Call Saul 6 si è ufficialmente concluso, gli spettatori hanno assistito alla tanto attesa fine della storia di Saul Goodman. Quando la serie andava in onda su AMC nel 2015 – dopo il finale agrodolce di Breaking Bad – gli spettatori erano ansiosi di saperne di più sull’uomo che sarebbe diventato Saul Goodman. (Attenzione seguono spoiler!)
Ora, in un’intervista a Variety, Peter Gould fa luce sulle intersezioni tra i destini dei personaggi nell’universo di Breaking Bad. Rivela che i finali di Breaking Bad e di El Camino hanno influenzato le decisioni per il finale di Better Call Saul e ritiene che si sia giunti al finale perfetto per ciascuno dei tre personaggi principali: “Credo che nella quarta o quinta stagione avessimo l’idea che Saul sarebbe finito in prigione. A quel punto, Vince Gilligan stava lavorando su ‘El Camino’ e ha proposto dei potenziali finali per ‘El Camino’ che prevedevano la prigione.”
Peter Gould ha poi continuato: “Era un’idea magnifica. Ho sentito una brezza fredda sulla schiena, ho pensato che fosse il finale giusto per Saul. Trovarsi nel sistema di cui si è fatto beffe e che ha stravolto per i suoi scopi. In termini di trilogia degli show, è molto elegante che Walt muoia, come avrebbe dovuto sempre essere. Muore alle sue condizioni contorte. Jesse soffre molto. Si trova in una prigione tutta sua, riesce a scappare e inizia a guarire. E Jimmy recupera la sua anima, ma è incarcerato. Mi sembrava giusto che i tre protagonisti avessero ciascuno il proprio finale. Il nostro show aveva un elemento in più: Kim Wexler. Lei ha un finale di speranza, secondo me.”