Quando guardiamo una serie TV, raramente ci chiediamo come vengano girate certe scene spettacolari. Ma in Adolescence, la nuova serie di Netflix, c’è una sequenza che ha lasciato tutti a bocca aperta: un unico piano sequenza che parte dal suolo, si alza in aria con un drone e poi torna a terra in modo perfetto. Sembra magia, ma dietro c’è stato un lavoro incredibile di precisione e coordinazione. Scopriamo insieme come hanno fatto!

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Questo articolo potrebbe contenere spoiler.

La serie Adolescence, diretta da Philip Barantini, ha conquistato il pubblico grazie alla sua tecnica innovativa del one-shot, ovvero episodi girati in un’unica ripresa senza tagli visibili. Uno dei momenti più spettacolari arriva alla fine del secondo episodio, quando la telecamera passa senza soluzione di continuità da un’inquadratura a terra a una ripresa aerea. Questa transizione così fluida è stata resa possibile grazie a un drone che ha preso il volo nel momento esatto, seguendo una traiettoria studiata al millimetro.

La scena del drone, che appare alla fine del secondo episodio, è stata una delle più difficili da realizzare. Il regista Barantini ha voluto che la telecamera si muovesse senza interruzioni dalla scuola al luogo del crimine, passando da un operatore a un drone e poi di nuovo a un operatore. Il risultato è stato sorprendente.

Per riuscire in questa impresa, la troupe ha lavorato per settimane, provando ogni singolo movimento. La telecamera, inizialmente tenuta a mano da un operatore, è stata agganciata a un drone che ha volato per circa 500 metri sopra la città, seguendo un percorso preciso. Una volta arrivata a destinazione, è stata ripresa al volo da un altro operatore, che ha continuato la ripresa senza interruzioni. Un errore minimo avrebbe rovinato tutto, quindi ogni passaggio è stato provato e riprovato più volte.

Girare un’intera scena senza interruzioni è già difficile, ma farlo con un drone lo è ancora di più. Il team ha dovuto coordinare non solo i movimenti della telecamera, ma anche quelli degli attori, della luce e dei suoni. Ogni persona coinvolta aveva un ruolo preciso, e anche il minimo errore avrebbe costretto tutti a ricominciare da capo. Per rendere il tutto ancora più complicato, il regista ha deciso di girare la scena in una scuola vera, con studenti e insegnanti che dovevano muoversi nel modo giusto al momento giusto. Alla fine, dopo tante prove e qualche imprevisto, la scena è stata girata con successo e il risultato è stato incredibile.

Questa tecnica della ripresa continua è ciò che contraddistingue questa nuova miniserie poliziesca britannica composta da 4 episodi che racconta in tempo reale del tredicenne Jamie Miller accusato di aver ucciso un suo compagno di scuola. Oltre alla vicenda giudiziaria, la serie esplora le dinamiche familiari e sociali legate al crimine, ponendo domande profonde sulla rabbia e sulla violenza giovanile. Adolescence ha già conquistato il pubblico e la critica, ed è già diventata una delle produzioni più discusse del momento.

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Animatrice sociale e teatrale con la passione per la scrittura, il cinema e le serie televisive.