Il Problema dei 3 Corpi, la serie science fiction più attesa in questo periodo, sarà in onda su Netflix il 21 Marzo 2024 ed i produttori sono gli stessi che hanno adattato al piccolo schermo il Trono di Spade. La serie è tratta dell’omonimo romanzo di Liu Cixin, uno dei più grandi capolavori della letteratura fantascientifica cinese.
La serie tv è attesissima su Netflix dagli spettatori di tutto il mondo. In uscita il 21 Marzo 2024, vedrà un cast d’eccezione che affronterà tematiche complesse e dinamiche forti e cariche di adrenalina. In molti pensano già che sarà sulla falsa riga di Lost o di Dark, ma una cosa è certa. Non c’era tanta attesa per una serie tv da molto tempo. L’interesse c’è, ora non ci resta che approfondire tutto ciò che ha a che fare con il libro.
Un libro importante in Asia e nel mondo
Nel corso degli anni si è meritato vari riconoscimenti, tra cui il prestigioso Premio Galaxy della fantascienza cinese, il Premio Hugo ed infine il Premio Nebula come migliore romanzo. Il Problema dei tre Corpi verte tutto intorno alla dimostrazione di una teoria: l’umanità, da che esiste, stermina tutte le civiltà che incontra lungo il proprio cammino. Storicamente, tutti i popoli lo hanno fatto: si sono mossi e hanno conquistato. Secondo Cixin Liu, se gli alieni si avvicineranno mai a noi, faranno probabilmente la stessa cosa.
Il titolo si riferisce ad un problema di fisica classica che riguarda gli effetti, gravitazionali e climatici, di tre corpi celesti che occupano uno spazio limitato. Un romanzo molto complesso che tratta di teorie scientifiche e matematiche sicuramente non alla portata di tutti ed ambientato in un contesto storico e geografico poco conosciuto nel mondo occidentale.
La trama del libro: Lost asiatico
Il libro si divide in due parti, una ambientata nel 1969 nella Cina della Rivoluzione e una nel 2007. Nel 1969 Ye Wenjie, una prodigiosa astrofisica, assiste al brutale omicidio del padre da parte delle Guardie Rosse durante una protesta. Etichettata come una traditrice verrà spedita nel campi da lavoro in Mongolia e successivamente in una struttura militare segreta che invia segnali nello spazio per contattare intelligenze aliene. Sarà proprio lei a captare il messaggio dal pianeta Trisolaris. Disillusa dal caos politico e arrivata ormai a disprezzare il genere umano, Ye risponderà al messaggio, permettendo così agli invasori di attuare il loro piano di conquista.
La seconda parte fa un balzo temporale di quarant’anni e ci porta nel 2007. Wang Miao, professore di nanotecnologie, viene contattato dal detective Shi per indagare sulla scia di morti che sta interessando la comunità scientifica. Parallelamente una società segreta lo fa entrare in un videogioco on-Line, Tre Corpi, ambientato in un mondo alieno nel quale si susseguono Ere dell’Ordine, propizie alla vita, e feroci Ere del Caos.
Lo scopo del gioco è quello di trovare un modo per far sopravvivere questa ipotetica società, detta dei Trisolari. Nel gioco sono presenti umanoidi in grado di disidratare il proprio corpo sistemandolo, in grandi silos, fino all’ epoca non caotica successiva. Basterà gettare i rotoli nell’acqua per farli rigonfiare e tornare, quindi, vitali. Wang trova la soluzione: il pianeta è situato in un sistema a tre stelle, e i continui cambiamenti sono dovuti al movimento del pianeta influenzato dalla gravità dei tre soli. A quel punto viene messo al corrente dell’esistenza dei trisolariani e capisce che il gioco era in realtà un sistema di reclutamento.
Gli adattamenti nelle altre lingue: problemi di comprensione
Il Problema dei tre Corpi è un mix di thriller tecnologico, intrigo internazionale e cospirazione ai danni della civiltà umana. Un libro che sottolinea i tumulti che accompagnarono gli anni di terrore e follia della grande rivoluzione culturale proletaria. Sicuramente il lettore ha difficoltà nel decidere da che parte schierarsi: combattere gli invasori o aiutarli a far piazza pulita in un mondo irrimediabilmente corrotto?
Una nota curiosa riguarda la copertina della versione italiana è praticamente un gigantesco spoiler di tutto il libro, visto che la presenza degli alieni nel cosmo è una cosa che il lettore doveva scoprire verso i due terzi del libro. La traduzione inglese è stata invece affidata a Ken Liu che, appena lesse il libro, ritenne che la struttura narrativa non avesse alcun senso. Liu cambiò infatti l’inizio del romanzo, inserendo un flashback storico. Per lui le scene di violenza politica e di oppressione avvenute durante la Rivoluzione culturale sono ciò che scatena lo scontro interstellare. Liu Cixin accettò con poca convinzione il cambiamento, ma oggi è lui stesso a consigliare al popolo Cinese di leggere la versione tradotta anziché la propria.
Adattare un romanzo, una trilogia in questo caso, sicuramente non è semplice e lo sanno bene i lettori che rimangono spesso delusi dalla trasposizione cinematografica. Qui, partiamo già sapendo che saranno presenti non poche differenze tra il libro e la serie tv (basti pensare che Wang Miao viene sostituito con 5 scienziati e che la Pechino degli anni ’60 viene sostituita dalla Oxford contemporanea).
Promosso o bocciato?
I pareri di chi ha già visto la serie sono contrastanti. Variety considera l’adattamento il migliore possibile per un’opera tanto particolare. The Hollywood Reporter la trova, invece, una serie tv molto piatta ( a partire dalle interpretazioni degli attori). Rolling Stone parla della serie come di un’occasione mancata, incapace di portare in scena il grande potenziale del romanzo di Liu Cixin. Su Rotten Tomatoes lo show sta comunque ottenendo il 73% di recensioni positive.
Benioff e Weiss, insieme ad Alexander Woo, d’altronde avevano solo due strade percorribili: una completa e fedele aderenza al romanzo (che avrebbe tagliato fuori la gran parte del pubblico di Netflix per via della sua complessità) oppure semplificare il tutto, rendendolo più accessibile, ma perdendo inevitabilmente gran parte della propria natura. Trattandosi di una trilogia la domanda sorge spontanea: quante saranno le stagioni? Si sa per certo che la seconda potrebbe essere già in lavorazione. Ora non resta che attendere la messa in onda per poter fare le nostre valutazioni.