Quali sono le migliori serie a fumetti straniere del 2023? Ogni anno si ripete il rito delle classifiche e quest’anno, dobbiamo ammettere, la procedura ha richiesto una notevole dose di impegno. E di imprecazioni. Già perché da un lato ci troviamo un mercato fumettistico che è definitivamente uscito dalla bolla di entusiasmo/super vendite/frenesia/follia (fate voi) post Covid, e quindi numeri un pochino più bassi o per meglio dire contenuti, dall’altro si riscontra una crisi creativa che in alcuni ambiti ha davvero ormai carattere di allarme. Quest’anno in questa classifica non troverete niente di Marvel. E per lo più troverete manga giapponesi. Un fenomeno insolito, negli scorsi anni forse c’era un maggiore equilibrio, ma pare davvero che il fumetto seriale americano abbia qualche difficoltà a ritrovare il cammino giusto.
Per carità in queste classifiche si è un pochino barato. Perché nell’altra classifica che leggerete, quella dedicata alle graphic novel straniere si ritrovano diverse serie che però qui in Italia sono state pubblicate direttamente in un unico libro e quindi rappresentano – per così dire – delle letture autosufficienti e autoconclusive che tradizionalmente in questi pezzi vengono affiancate al modello della graphic novel. Poco cambia. Lasciamo le indagini sulle motivazioni ad altri momenti, più adeguati. Tutto quello che leggerete in questa top 10 rappresenta un ottimo livello di lettura, una qualità manifesta e, nell’opinione del tutto contestabile degli scriventi, anche un gran pezzo di cuore.
E siccome sappiamo che voi tutti adoratele classifiche, bando alle ciance e fiato alle trombe.
Ecco le migliori serie straniere a fumetti del 2023 su Screenworld.
Evol di Atsushi Kaneko (Planet Manga)
In questo caso ci potremmo mettere un doppio riconoscimento: miglior serie a fumetti dell’anno e miglior manga dell’anno. Senza esitazioni. Trovare un manga che coniuga revisionismo supereroistico, denuncia sociale, ribellione giovanile e uno stile grafico così incredibilmente trasversale (giapponese, eppure influenzato così tanto dai comics) non è una cosa rara.
È una cosa unica. I tre ragazzi che vogliono diventare “cattivi” (Evil) rispetto i canoni di una società corrotta e fascista, ma non lo sanno scrivere e quindi finiscono per confondere amore (Love) e crescita sono personaggi incredibilmente affascinanti. Come i super ottusi e ammiccanti quasi all’universo di The Boys o Jupiter’s Legacy. Una serie in costante crescita narrativa. Una boccata di originalità davvero eccellente, un manga sofisticato capace di coinvolgere tutti. Se ve lo siete perso forse stavate dando retta alle voci sbagliate.
Jumbo Max di Tsutomu Takahashi (Planet Manga)
Su Screenworld è stato definito scherzando il “Breaking Bad del Viagra”. Commercialmente dovrebbe funzionare. Ma pare che il pubblico italiano non abbia riservato una grande accoglienza a questa notevolissima serie di un maestro indiscusso del manga, lo stesso Takahashi di Jiraishin, Sidooh, Tetsuwan Girl e Neun. Il farmacista Takeo, dopo aver scoperto che la giovane moglie è incinta, nonostante la sua conclamata impotenza, riesce ad inventare il più potente farmaco per la disfunzione erettile, iniziando uno smercio illegale che presto diventerà un thriller carico di tensione, colpi di scena e drammi umani.
Disegnato splendidamente e narrato con un continuo alternarsi di tensione e dialoghi pungenti, davvero non si spiega perché non siano stati svuotati gli scaffali nel giorno dell’uscita. Se un’opera così originale e intelligente non fa breccia nei lettori sono molte le domande che balzano alla mente. Sui lettori. Non è ancora troppo tardi, sono usciti pochi volumi, recuperatelo.
Human Target – più crudele del morso di un serpente di Tom King e Greg Smallwood (Panini DC)
Grazie Tom King e Greg Smallwod per confermarvi sempre ai massimi livelli. Già l’anno scorso il titolo era entrato in classica, non si poteva non confermare con il secondo. Il nostro caro ex agente della CIA riesce sempre a distinguersi quando tratta i personaggi minori del pantheon DC, in questo caso il Christopher Chance degli anni ’70, capace di prendere il posto di potenziali vittime di killer pur di sventare gli omicidi.
Ovunque, anche tra le fila della Justice League International, anche se la sua stessa vita è in pericolo a causa di un avvelenamento. Con un inizio incredibilmente divertente e dai toni della commedia (quando metti in mezzo Booster Gold e Guy Gardner delle Lanterne Verdi come può essere altrimenti?), che diventa pian piano un po’ giallo e sicuramente thriller, un po’ spy story, teso e dinamico, il secondo e conclusivo volume di Human Target vanta una narrazione eccellente e uno story telling grafico da parte di Smallwood degno di Eisner. Ne esce una serie che definire avvincente è riduttivo, ennesima dimostrazione che con la giusta libertà creativa si possono fare miracoli. Ma la cosa è appannaggio di pochi. King è uno di questi.
Gaku di Shinichi Ishizuka (J-Pop Manga)
Nelle vicende della guida alpina Sampo Shimazaki e dei suoi interventi di salvataggio persone in alta montagna si cela un’umanità davvero strepitosa. Le storie di questo semplice ragazzo, che ama le montagne e si dedica a salvare le persone, sono capaci di entrare nei nostri cuori, pur con la formula della narrazione più o meno episodica che spesso non fa la fortuna dei fumetti (siamo ormai abituati alle macro trame orizzontali). In Gaku la cosa sorprendente è il collegamento che si crea tra l’uomo e la natura, in questi ambienti splendidi e nel contempo letali per chi ne sottovaluta le caratteristiche. L’idea della scalata è metafora di realizzazione e raggiungimento di obiettivi, ma nel caso di Sanpo, distante dalle ambizioni, è una straordinaria dichiarazione di amore umano. Davvero un bellissimo fumetto.
Kroma di Lorenzo De Felici (SaldaPress)
Lorenzo De Felici, artista di grandissimo talento, per lo più lo avete conosciuto con Oblivion Song (di Robert Kirkman) e magari con i suoi contributi su Orfani di Bonelli. Beh, sorpresa, Lorenzo è un autore completo di grande livello. Kroma, la sua serie in due volumi ne è esempio cristallino. In un mondo post apocalittico dove il colore è fonte di pericolo (e di tabù), la giovane Kroma con la sua eterocromia si trova nel mondo esterno, dove il grigio vive e ciò che è colorato è sbranato.
O peggio. Accettazione della diversità, avventura, un tratto grafico squisito e caratteristico, una storia che non cerca chissà quale acrobazia narrativa ma riesce perfettamente a catturare e coinvolgere il lettore. Il tutto in due numeri, risultando contenuto ed efficace, lontano dai modi prolissi che finiscono per schiantarsi. Lorenzo De Felici, non ci si stancherà di ripeterlo, è un artista di talento pazzesco e speriamo che questo sia solo il primo passo per un futuro radioso come autore completo. Questa serie un piccolo must have 100% italiano, uscito in USA.
Hirayasumi di Keigo Shinzo (J-Pop Manga)
Che Keigo Shinzo fosse un autore interessante lo si era capito già con l’ottimo (e struggente) Randagi. Con Hirayasumi le atmosfere si fanno più calme e rilassate, in uno slice of life davvero impossibile da ignorare. Hiroto Ikuta, 29 anni, è un freeter, cioè è un ragazzo che nella rigida soceità giapponese sceglie di avere solo lavori saltuari per conservare una certa libertà. Riceve in eredità da una nonnina che frequentava una bella casetta in cui vivere che presto condividerà con la cugina Natsumi, 18 anni, studentessa d’arte.
I problemi, i tentativi di superare le difficoltà e le quotidianità dei due si incroceranno in una narrazione solo all’apparenza lieve, fatta di piccoli miracoli di ogni giorno e di tanto vissuto reale che ci mostrano le vere condizioni di vita di due ragazzi qualunque di Tokyo. È impressionante con quanta delicatezza questo fumetto riesca a convincere i lettori e ad essere attraente. Eppure il ritmo è lento, cadenzato, non ci sono strattoni o colpi di scena. Un seinen davvero equilibratissimo che si contrappone ai rumorosi titoli che spesso fanno parte del targeting commerciale con i loro estremi. Lasciatevi rapire dalla bellezza della quotidianità.
Amebe di Motoro Mase (Planet Manga)
Altro autore che temiamo sia stato poco raccontato in Italia. Persino chi è specializzato in manga si è accorto molto tardi di una bombetta come Demokratia (che lo scrivente premiava già nel 2017). Amebe è una forte denuncia sociale all’imbruttimento della società, o meglio delle persone affogate nel quotidiano. Pare che le persone sottoposte ad eccessivo stress emotivo (per lavoro, amore, difficoltà familiari ecc.) rischino di liquefarsi trasformandosi in vere e proprie amebe, mantenendo solo la propria testa.
E ogni volta che accade un gruppo di intervento, composta anche da psicologi per impedire che il processo diventi irreversibile, letale per l’ospite e contagioso. Storie difficili, drammi umani, sette religiose, stress amorosi, tutto sembra un disperato grido di aiuto di una società che fatica ad uscire dalle proprie rigidità. Un gran serie manga, visionaria a suo modo, molto particolare nei disegno e nella trattazione. Originale, manco a dirlo.
Friday di Ed Brubaker e Marcos Martin (SaldaPress)
Ed Brubaker è sinonimo di garanzia. Chi non conosce i suoi Criminal, Capt. America: The Winter Soldier, Sleeper, Fatale? Per favore è una domanda retorica, lasciateci pensare che il mondo giri ancora per il verso giusto. Con thriller sovrannaturale di Friday dimostra di essere in grado di saltare la staccionata rappresentata dal suo pubblico adulto abituale e avventurarsi nel (difficile) campo dello young adult colto.
Friday Fitzhugh, il furto in cui verrà coinvolta dall’amico di infanzia e le conseguenze misteriose diventano un teatro di scena ottimo per una narrazione magnetica, valorizzata da un ottimo Martin che però è allo stesso tempo vantaggio e svantaggio per il targeting di pubblico (si sottolinea) italiano: nel nostro paese young adult è sinonimo di shonen manga e il suo tratto così stilizzato e (meravigliosamente) personale finisce per attirare un pubblico più adult che young. Ma oh, finchè possiamo leggere serie così buone, ce ne faremo una ragione.
L’estate in cui Hikaru è morto di Mokumokuren (J-Pop Manga)
Ecco una lettura che ha sorpreso per il suo stile narrativo. Secondo Yoshiki il suo amico di sempre Hikaru non è più lo stesso dopo che è sparito per qualche giorno durante un viaggio in montagna. Ed è proprio così. Hikaru è stato sostituito da un’entità che minaccia di morte l’amico se rivelasse il suo segreto. E ha così inizio un horror originale, in un’estate afosa giapponese, circondati da elementi rassicuranti che fanno da sfondo ad un rapporto tesissimo che non ha nulla di rassicurante.
Il tema della perdita è elaborato in modo sofisticato, mentre aleggiano atmosfere ambigue, come ad esempio il rapporto tra i due amici che quasi fa pensare al boy’s love. Il manga in patria ha ottenuto nomination e riconoscimenti (Next Manga Award e Manga Taisho e ha vinto il premio Kono Manga Ga Sugoi) e certamente rappresenta una delle letture manga più affascinanti e curiose di quest’anno, capace di offrire mistero soprannaturale, rapporti e crescita e un tratto gentile e molto affascinante. Ce ne fossero di fumetti così in giro.
DRCL Midnight Children di Shin’ichi Sakamoto (J-Pop Manga)
Un mangaka strepitoso dal punto di vista tecnico del disegno e della composizione grafica rielabora il mito di Dracula, in una vecchia scuola inglese, in mezzo ad un gruppo di teenager, attraverso volti splendidi e architetture sfarzose, inframezzate da violenza e tensione palpabile. In un intreccio fatto di realtà e sogno (incubo) il Dracula è una presenza a cui non serve mostrarsi palesemente per generare inquietudine e nel contesto narrativo imbastito da Sakamoto la cosa è di una efficacia pazzesca.
Il bello si unisce al macabro e al grottesco, la vita si fa costantemente in pericolo, quasi a ricordarci la caducità del tutto e restituendo una estetica decadente e affascinante. Tante belle parole per dire che le tavole sono così spettacolari da far cadere la mascella. Si dice che i vampiri (e Dracula in primis) non passino mai di moda. Certo ci vuole un certo mestiere a rielaborare certi miti in chiave efficace. Sakamoto ci è riuscito, dannazione.
Cosa ne pensate di questa top 10 fumetti serie straniere? Quali sono stati vostri fumetti preferiti del 2023 e quali avreste messo in classifica? Fatecelo sapere nei commenti.
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