W: Bentornato… Chiharu.
C: Sì, sono a casa.
L’estate dei vent’anni è per molti un periodo indimenticabile. La meritata pausa dalla vita di tutti i giorni, in cui ci sembra che ansie, preoccupazioni e responsabilità stiano contaminando i primi passi verso l’essere dei giovani adulti. È così anche per Wataru Toda e Chiharu Saeki, i protagonisti di The blue summer and you – second season, nuovo arco narrativo di una delle opere di Nagisa Furuya a cui il suo pubblico è affezionato sin dai tempi di You are in the blue summer.
Titolo di punta di Star Comics per il Pride Month, questo Boy’s Love ci insegna ad affrontare questioni irrisolte e a vedere la luce nel buio. Una luce che non va cercata lontana, ma che possiamo trovare nelle persone che amiamo.
Nomikai, konpa e bureikō

Dopo il suo periodo di studio all’estero, Chiharu Saeki torna in città dal suo ragazzo, Wataru Toda. Solo due mesi da trascorrere insieme e tanto da dire, fare e condividere. Entrambi stanno per compiere 20 anni, l’età per poter partecipare ai nomikai, eventi festivi che, nella cultura giapponese, sono fondamentali per socializzare tra colleghi, in ambito lavorativo e in ambito studentesco – in quest’ultimo caso, prende il nome di konpa.
Gli izakaya sono i bar-ristoranti in cui hanno luogo i nomikai. Si condividono birra, sake e piccoli piatti per accompagnare. Il kanpai, invece, è il tipico brindisi che dà il via alla serata, occasione per rafforzare i legami in un’atmosfera conviviale. (via japan-experience.com)
Durante un nomikai, non è considerato maleducato bere fino a ubriacarsi (purché nessuno venga obbligato), né correre il rischio di dire o fare qualcosa di sconsiderato davanti a tutti. Secondo l’usanza del bureikō, i presenti ignorano qualsiasi comportamento sopra le righe, L’intento è favorire, in un contesto sociale e di festa, un team building tra senpai e kohai, solitamente limitato dalle gerarche interne della vita quotidiana.
Ferite rimarginate, ma mai scomparse

Per potersi approcciare alla lettura, naturalmente è opportuno recuperare i primi due volumi dedicati alla storia d’amore tra Wataru e Saeki. Infatti, The blue summer and you – second season fa riemergere una questione nata in You are in the blue summer, che finora sembrava totalmente risolta. È comune credere che l’alcol sia un siero della verità. Forse questo non vale per tutti, ma sicuramente per Toda. Abbassati i freni inibitori, ansie e paure sopite riemergono in lui e rimbalzano su Saeki che, dal primo incontro con i lettori, è cambiato un po’ alla volta.
Se prima il dolce ma insicuro Chiharu era restio a fronteggiare le conseguenze dei propri sentimenti, scappando da essi, stavolta vuole affrontarli. Magari non proprio di petto, ma con fermezza e coraggio. Anche quando tutto sembra andare bene, un bicchiere di sake di troppo può far riemergere ferite rimarginate a vedersi ma, talvolta, ancora fastidiose.
L’eterno ritorno dei pensieri

The blue summer and you – second season affronta, seppur lievemente, quella che lo psicologo britannico Adrian Wells chiama ruminazione, affrontata in Depressive Rumination: Nature, Theory and Treatment. Si tratta di un processo cognitivo per cui si è portati a “rimasticare” pensieri ed emozioni legati ad eventi passati, senza trovare una vera e propria soluzione.
Se mi distraggo… tu te ne vai… chissà dove…
La ruminazione e la paura dell’abbandono di cui Wataru soffre sono certamente problematiche profonde e delicate, molto più di quelle affrontate nei volumi precedenti della serie. Questi ultimi, effettivamente, peccavano di una trama e una carica emotiva un po’ troppo flebili per poter lasciare un segno indelebile. D’altra parte, però, anche gli stessi protagonisti erano fortemente acerbi.
In qualche modo, quindi, così come Wataru e Saeki si sono evoluti, anche la loro storia è maturata. Per questo, attualmente The blue summer and you – second season si dimostra essere il volume più ricco a livello narrativo ed emozionale fra i tre della serie.
L’importanza di creare una safe zone

Nonostante l’impegno di trattare tematiche più mature, The blue summer and you si presenta ancora come un BL dal cuore dolce. La storia d’amore tra due personaggi fallibili ma mai tossici è tuttora un elemento di comfort, e l’opera diventa subito un rifugio per il lettore.
Anche quando si affronta il coming out, accoglienza, supporto e confronto costruttivo con un amico o un collega rendono l’opera uno spazio sicuro in cui far vivere i personaggi e riflettere. La scelta di costruire e raccontare legami sempre positivi si rivela essenziale per una rappresentazione LGBTQIA+ tanto autentica quanto rassicurante. L’altra faccia della medaglia, da non sottovalutare, quando si parla di narrazione queer.
Dolcezza, delicatezza e luce

Un abbraccio, una carezza, un bacio… I gesti in The blue summer and you comunicano come dolci parole, ma l’intimità che Nagisa Furuya vuole raccontare e trasmettere è soprattutto emotiva. Questa è da ritrovare anche nelle situazioni più semplici, come una passeggiata al mare o un appuntamento al cinema. Anche solo un amorevole sguardo o due guance arrossate possono dire tanto e rendere i protagonisti veri e sinceri.
La delicatezza che permea il rapporto tra Wataru e Saeki trova espressione in un tratto leggero, pulito, talvolta solo accennato. Sfortunatamente, gli sfondi risultano approssimati o addirittura vuoti. Tuttavia, qualora sia possibile intravedere qualche elemento dell’ambientazione, spicca una propensione alla creazione di punti luminosi. Sono spesso luci della città di notte, dove Saeki diventa guida per un Wataru smarrito. Oppure raggi di sole tra le nuvole, come la loro estate finalmente insieme prima di tornare alla vita e alla distanza di sempre.
Quando ci sei tu’ la casa si illumina. Credo che tu… vada bene così come sei.
Conclusioni
Dolce, delicato, ma anche il più maturo fra i tre volumi della serie di Nagisa Furuya.
The Good
- Affronta temi maturi con delicatezza
- Narrazione queer attraverso personaggi e legami positivi
The Bad
- Sfondi poco o per nulla elaborati
-
Voto ScreenWorld