Per le strade di una città futuristica, bolidi dai motori scoppiettanti si inseguono lungo tortuosi percorsi, in una perenne gara verso la gloria. Sportellate, armi nascoste e scorrettezze sono all’ordine del giorno, perché la sola cosa importante è vincere, tagliare per primi il traguardo, essere il migliore dei petrolhead. Un destino segnato per questi particolari piloti, robot creati appositamente per intrattenere un’umanità oppressa e inconsapevole, che non faticherà a dimenticarli quando questo circo si ferma. E da questo finale, ha origine l’avventura di Petrol Head, il fumetto creato da Rob Williams e disegnato da Pye Parr.

Possono passare i decenni, cambiare le generazioni e mutare i gusti, eppure l’idea di una gara ad alto contenuto di ottani rimane uno stimolo sempre eccitante. Death Race e Fast & Furious condividono questo seme germinale, seppure poi declinato diversamente, perché una corsa, la sfida del testa a testa ha sempre il suo fascino.

Motori e robot in fuga

Petrol Head
Petrol Head -© Image Comics/ ReNoir Comics

L’idea stessa di Petrol Head nasce da questa fascinazione, soprattutto da parte di Parr, che durante il lockdown del Covid si dilettava a disegnare auto e robot come autoterapia, lasciando emergere questa sua passione. Un vero petrolhead, come direbbero in Inghilterra, come si apostrofano bonariamente i fissati di motori, una passione di Parr che una volta palesata a Williams ha portato alla nascita di questo adrenalinico fumetto.

Una concezione che strizza l’occhio a una fantascienza in cui l’elemento sociale, ossia il controllo delle masse secondo la massima latina panem et circenses, trova incarnazione in questa versione motorizzata di sfide all’ultimo sangue. Una dipendenza culturale che viene vissuta sulla pelle, anzi sulle scocche, di piloti robot, sacrificabili pedine con cui sollazzare un’umanità che non deve pensare al proprio domani.

E’ questo il piano con cui l’intelligenza artificiale La O esercita il suo controllo, creando campioni e decidendo piegando le vite artificiali a seconda dei suoi piani. I petrolhead vivono quindi l’illusione di essere campioni, di eccellere per le proprie doti al volante, accettando regole e vivendo secondo una volontà altrui. Una dinamica che rimane in essere sino a quando, dopo la morte decisa a tavolino di un corridore storico, Chief, il pilota più ribelle di circo manda tutto all’aria, sancendo la fine di queste gare.

A decretare la fine dei petrolhead è Petrol Head. Nome dato non a caso, considerato che questo outsider è stato assemblato con pezzi di scarto e corre su un mezzo che si distingue per la sua linea sgraziata e vintage, che si muove sui circuiti della Petrolhead 5000 con un arsenale di trucci e strategie barbine. Mentre tutti i robotici piloti sono creati con una linea caratteristica che ne denoti la personalità, Petrol Head è un rottame, sgraziato, eppure è il pilota che più di ogni altro si oppone a questa farsa.

E da lui dipende il destino dell’umanità.

Sintetici e organici in lotta

Petrol Head
Petrol Head -© Image Comics/ ReNoir Comics

Il mondo futuro concepito da Williams e Parr è diviso tra umani e sintetici, con una IA a dominare il tutto. Freddo calcolo per preservare l’umanità, costretta a vivere all’interno di cupole in cui rimane aria respirabile, in un mondo devastato e inospitale. Almeno, fino a quando uno scienziato non trova il modo per ripulire l’aria esterna, rendendo nuovamente vivibile il pianeta, contrariamente a quanto desiderato dalla O.

Nel tentativo di fuggire da morta certa, lo scienziato cerca di portare al sicuro tanto la sua scoperta quanto la figlia, Lupa. La ragazzina ha un forte senso di sfiducia verso i robot, ma dovrà andare oltre questa sua ritrosia quando la sua vita finirà tra le mani robotiche di Petrol Head.

Una ragazzina in fuga e un vecchio, burbero robot in fuga dal suo passato. O forse in cerca di un’ultima occasione di ravvivare il suo spirito ribelle. Petrol Head è l’anima fuori dal sistema, che vive ai margini e che vorrebbe scardinare l’ordine costituto, un’identità resa anche dalla sua costruzione. Fatto di scarti e pezzi fatiscenti, il vecchio robot ha componenti di varia natura, che spesso richiamano altri robot del circuito della Petrolhead 5000, riaffermando la sua natura di scarto della comunità robotica. Eppure, questo rifiuto, questo patchwork di pezzi mostra la determinazione più inossidabile, preparandosi a essere il meccanismo su cui si inceppa la tanto ordinata società voluta da La O.

Cyberpunk ad alta velocità

Petrol Head
Petrol Head -© Image Comics/ ReNoir Comics

Il contrasto tra umano e sintetico viene riscritto secondo una grammatica narrativa vivace, adrenalinica, condita con ironia, sostenuta da un parterre di personaggi con cui si empatizza facilmente. La dinamica tra Lupa e Petrol Head va oltre la facile ironia delle battute e dell’iniziale sfiducia reciproca, si evolve in un’amicizia sincera che vede i due fare fronte comune davanti a un nemico comune.

Benvenuti nella corsa non-umana, il primo numero di Petrol Head, è un ottimo incipit per una serie che mostra un grande potenziale. Sul piano narrativo, pur mostrando uno spunto abbastanza tradizionale, la serie presenta una personalità definita, basata sulla perfetta interazione tra i personaggi. Atteggiamenti burberi contrapposti a ironia sferzante, principi difesi con forza davanti a nemici più forti e voglia di non arrendersi sono l’essenza di questo fumetto che appassiona per il suo tono adrenalinico e la sua interpretazione grafica strepitosa.

Petrol Head, un mondo imperdibile

Petrol Head
Petrol Head -© Image Comics/ ReNoir Comics

Parr non fa mistero di essere un vero petrolhead, omaggiando lo stile classico delle auto da corsa, con una particolare predilezione per le muscle car anni ’70 e le auto da corsa classiche. Da appassionato di motori, Parr prende ispirazione a piene mani dalla tradizione automobilistica mondiale, unendo le forme aerodinamiche delle auto da corsa dell’epoca d’oro della Formula Uno, alle linee dei pick up degli anni ’50, sino alle linee squadrate e possenti delle bestie da strade americane anni ’70.

Una ricchezza di dettagli che si estende anche alla costruzione di un ambiente urbano carico di dettagli, perfetto per interpretare la tentacolarità di questo mega agglomerato, dalle forte ispirazioni cyberpunk. La presenza di edifici e strutture urbane si piega alla esigenze della dinamicità delle fughe, diventa parte integrante della narrazione offrendo a Petrol Head la possibilità di mostra la sua bravura, emozionando il lettore.

Merito anche di una colorazione dai toni fortemente accesi, che contrappone il calore a tratti acido della città con l’asetticità di La O e del suo entourage. Parr emoziona con una precisa gestione delle ombre e dei toni cromatici, che si estendono su disegni dalla forte vivacità, con personaggi dai tratti marcati e dalla cinetica esplosiva. Una narrazione dirompente che ha modo di esplodere in tavole dalla gabbia libera, sempre asservita al momento, pronta a piegarsi a un grande inseguimento o a una sequenza drammatica.

Come leggere Petrol Head

Petrol Head
Petrol Head -© Image Comics/ ReNoir Comics

Petrol Head viene presentato in Italia da ReNoir Comics, che racchiude il fumetto di Image Comics in un formato che rende merito alla spettacolarità del lavoro di Parr. Apprezzabile anche l’impostazione grafica, che trasmette la ruggente potenza della storia di Petrol Head  e Lupa.

Dispiace che un fumetto così interessante e promettente rimanga quasi sconosciuto, nonostante il primo numero sia già uscita da qualche mese. Nel mare magnum di offerta della nona arte, il rischio di perdere storia dalla forte personalità come Petrol Head è, sfortunatamente, alto, ma la speranza è che la dinamica fuga del robotico pilota e della sua amica umana possa avere sempre più seguito.

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Classe '81, da sempre appassionato di pop culture, con particolare passione per il mondo dei comics e la fantascienza. Dal 2015 condivide queste sue passioni collaborando con diverse testate, online e cartacee. Entra nella squadra di ScreenWorld come responsabile dell'area editoria con una precisa idea: raccontare il mondo del fumetto da una nuova prospettiva