Anna Pavignano non ha mai dimenticato la storia d’amore con Massimo Troisi e ricorda con affetto l’attore a Vanity Fair proprio nei giorni in cui avrebbe compiuto settant’anni. Nell’intervista la scrittrice e sceneggiatrice parla dei libri scritti nel ricordo di Troisi.
Anna spiega: “Il mio ultimo libro risale alla fine del 2021 e si intitola La prima figlia. Il precedente invece è stato La Svedese che era nato da una precisa richiesta di Massimo. Non stavamo più insieme, ma mi propose di scrivere, per poi farne un film, una storia sul modo di vivere i sentimenti e la passione al femminile. Si era accorto che c’era qualcosa di imprendibile e voleva capire la capacità delle donne di esagerare in amore, fino ad annullarsi nel dolore e nella dedizione. Sapeva mettere confini molto netti alla sofferenza amorosa. Avevo già scritto un racconto e mi disse di preparare la sceneggiatura. Stava girando Il Postino e non l’ha mai letta”.
Dentro ai libri di Anna Pavignano dunque torna a vivere il pensiero di Massimo Troisi e leggerli oggi ci permette di scoprire qualcosa in più sia dell’artista che dell’uomo. Tra gli altri va sicuramente ricordato Da domani mi alzo tardi, uscito nel 2020 e libro narrativo che racconta la vita dell’artista come se non fosse morto nel 1994 decidendo di ritirarsi in campagna, lontano dalle luci della ribalta: “Lo racconto fra fiction e realtà. Suo nipote, Stefano Veneruso, ne ha tratto un film che non è ancora uscito. A interpretare Massimo c’è John Lynch mentre lei è Gabriella Pession”.