Parliamo sempre più spesso di originalità nel mondo del manga, un concetto che ben si sposa con il nome di Tsutomu Takahashi, mangaka di talento cristallino e dal CV importante che ritorna tra noi come vedremo nella nostra recensione di Jumbo Max, nuova serie edita da Planet Manga.
Jumbo Max (manga)
Genere: seinen manga
Pagine: 208 pagine
Stato dell’opera: 7 volumi (in corso)
Cast: Shogakukan – Panini Planet Manga
Tsutomu Takahashi, l’autore
L’autore di Jiraishin, Tetsuwan Girl (avvincente seinen spokon ambientato nel mondo del baseball femminile) e l’inquietante Neun è un nome ben conosciuto da tutti i fan di fumetto nipponico.
Il suo tratto potente, dinamico e carico di tensione (emotiva e narrativa) risulta uno dei più efficaci e riconoscibili nel mondo del manga contemporaneo, offrendo sempre performance di altissimo livello e appannaggio veramente di pochi (se dovessimo tentare un accostamento potrebbe venire in mente il leggendario Takehiko Inoue).
Ma non è solamente nel disegno che Takahashi riesce a brillare. Perché le sue opere, in qualità di autore completo, riescono sempre ad avere soggetti originali e accattivanti, accompagnati da sceneggiature spesso brillanti e ricche di colpi di scena; e davvero non è una cosa che capita davvero così spesso in un mercato fumettistico ormai sempre più affollato e pieno di generi e correnti “leader” che dettano i trend di classifica.
Il poliziesco duro e oscuro del suddetto Jiraishin o il thriller con componenti paranormali rappresentato da Neun (ambientato verso la fine della Seconda guerra Mondiale, tra cloni di Hitler dotati di poteri ESP e selvagge cacce all’uomo) sono solo alcuni esempi di quanto la creatività di questo autore riesca davvero a colpire nel segno con grande efficacia.
Per cui aspettare un nuovo titolo di Tsutomu Takahashi è diventato un po’ un rito, specie parlando di un autore che non ha mai amato la serialità di lungo corso ma che ha sempre preferito narrazioni medio-brevi, ma sfruttate al 100%.
Guitar Shop Rosie e Jumbo Max escono assieme per Planet Manga e già dagli annunci di Lucca Comics 2022 ci si sfregava le mani pregustando le nuove prelibatezze del sensei.
Guitar Shop Rosie presentava due scapestrati ma genuinissimi rocker artigiani, nel loro negozio di riparazioni di strumenti musicali, alle prese con tante diverse chitarre storiche e clienti particolari, in un percorso umani di emozioni e di grande e pura passione per la musica. Wow, interessantissimo, considerando l’amore per il rock di Takahashi sensei.
Jumbo Max invece catturava ancora più l’attenzione con un soggetto particolare.
Tutorial: come si crea il viagra più potente della storia?
Tateo è un farmacista, non più giovanissimo e dalla timidezza importante che, quasi per caso, riesce a trovare moglie, innamorandosi della bella e giovane Akane, divorziata e con una figlia già grande.
La sua vita sembra migliorare in tutto e per tutto finché un giorno Akane comunica una notizia importante: è incinta e il concepimento sarebbe avvenuto proprio la prima notte di nozze, quando Tateo era sbronzo come una scimmia per i festeggiamenti.
Il problema è che Tateo soffre di disfunzione erettile sin da quando era piccolo: non ha mai avuto un’erezione.
Quindi non può essere il padre. La sua vita improvvisamente torna ad oscurarsi, tra dubbi e pensieri, fino all’incontro del tutto fortuito con uno strano signore intento ad affittare l’appartamento della figlia, attrice pornografica.
Tateo rinviene un farmaco, del tutto simile al Viagra, che una volta assunto (non pochi timori) risveglia nell’uomo la potenza sessuale mai provata prima.
È un’epifania; da quel momento Tateo diventa ossessionato dalla cosa, con un unico obiettivo: poter ricreare il rimedio prodigioso con le sue capacità farmaceutiche e salvare la sua vita, il suo matrimonio, la vita del nascituro e magari (si, ma dai con calma, in un secondo momento) quella di tanti altri con il suo problema.
Comincerà un’avventura in cui i due malcapitati compagni incontreranno ricercatrici di laboratorio ambiziose, attori e attrici ponografici, rischiosissimi test chimici ed esperienze ai limiti (ma spesso oltre) la legalità.
Insomma, il Breaking Bad (in salsa di soia) del Viagra. Certo, più leggero e con meno cartelli di narcos messicani, ma l’accostamento non è poi così azzardato, anzi.
Tateo è un uomo davvero di indole buonissima, impossibile non empatizzare con la sua condizione e non fare il tifo per lui, ma il resto del mondo che lo circonda non gli è particolarmente amichevole o favorevole.
E poi cosa nasconde la moglie Akane, ammesso che nasconda qualcosa? Con chi si vede di nascosto? Che cosa sa la figlia?
E se i tentativi di creazione del farmaco misterioso che contiene ingredienti e principi attivi fuori dal comune avessero successo, cosa si troverebbe a fare Tateo?
Originalità e sostanza: merce rara che qui abbonda
Jumbo Max è allo stesso tempo drama e comedy, con uno storytelling veloce e mai pesante capace di incollare alla lettura, divertire e soprattutto interrogarsi sui possibili risvolti di trama: in una parola è davvero interessante.
Non capita certo tutti i giorni di trovarsi di fronte ad un seinen con un soggetto così curioso, ma ancora una volta Takahashi riesce ad infondere nei suoi personaggi un’umanità straordinaria, fatta di piccole e grandi cose, di dialoghi e introspezioni davvero azzeccati e un’alternanza di atmosfere coinvolgente.
C’è anche una parte di pura farmacologia che, seppur non verificabile in sede della recensione di Jumbo Max (Michele Mari, manifestati e compari!) risulta interessante e apparentemente verosimile, rendendo il racconto ancora più curioso
Seppur un pochino inferiore al “fratello” Guitar Shop Rosie a livello qualità estetica generale (che presenta soggetti, ambientazioni e sfondi decisamente più sontuosi) Jumbo Max presenta una qualità invidiabile e una caratterizzazione grafica dei personaggi che ci permette di distinguere sempre tutti gli attori in campo.
La mono-espressività di Tateo pian piano comincia a trasformarsi ed evolvere e i personaggi femminili hanno degli sguardi a dir poco penetranti (e il gioco di parole è voluto).
Conclusioni
In patria sono usciti 7 volumi e risulta ancora in corso, ma qui già si muore dalla voglia di sapere in che guai si caccerà Tateo e come riuscirà a salvare i suoi affetti e la sua ossessiva ricerca di una felicità che, forse, è già nelle sue mani.
Perché Jumbo Max parla di un eterno dilemma dell’essere umano: riconoscere e accettare la propria felicità.
Non puntare a quello sono gli altri ma a quello che siamo e in cui possiamo evolverci.
Tsutomu Takahashi si dimostra nuovamente un eccellente storyteller della natura umana capace di originalità ed estro creativo, decisamente un faro autoriale nella notte, in un panorama in cui sono spesso l’omologazione e lo stereotipo a fare da padroni.
Forza Tateo, tifiamo per te. Morning Glory.
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La recensione in breve
Jumbo Max, il nuovo manga di Tsutomu Takahashi, è un appassionante seinen, divertente ma che non lesina sul lato drama, che racconta di quanto la ricerca della felicità, spesso, impedisca alle persone di constatarne la presenza tra e proprie mani. Tateo scoprirà la formula del Viagra assoluto e risolverà i suoi problemi fisici ed esistenziali? Non vediamo l'ora di scoprirlo.
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Voto ScreenWorld