Due Joker stanno creando scompiglio nelle pagine de Il Joker: l’uomo che ha smesso di ridere #3, l’ultimo fumetto DC interamente dedicato al Principe Pagliaccio del Crimine. Fumetto caratterizzato da due differenti versioni del Joker, uno dei quali è in grado di resistere a qualsiasi tipo di ferita o urto ed un altro più “canonico” basato sulla West Coast.
L’inquietante rivelazione arriva mentre Joker si nasconde nel ripostiglio di un ospedale e intimidisce un inserviente affinché curi le sue ferite. Mentre si spoglia, Joker rivela di essere stato colpito più volte al corpo e una volta alla testa – e poi il Principe Clown del Crimine procede a sottoporsi a una macabra serie di procedure mediche, tutte senza anestesia.
Le ferite da proiettile di Joker si verificano all’inizio del numero, quando Cappuccio Rosso, infuriato, lo assale sullo yacht di Harley Quinn. Joker non solo riesce a sopravvivere ai colpi di Cappuccio Rosso, ma riesce anche a fuggire dallo yacht saltando dalla fiancata e lasciando che un busto di pietra di Harley lo trascini sotto l’acqua. In seguito, due derelitti lo ripescano dal porto di Gotham.
Finora, Joker: l’uomo che ha smesso di ridere, ha ruotato intorno alla presenza di due diversi Joker: il Joker con molte ferite e un altro Joker che sembra essere attualmente basato sulla West Coast. Questo secondo Clown del Crimine si è presentato pubblicamente in televisione, annunciando i suoi piani per conquistare l’intero paese invece che solo Gotham.
L’identità del vero Joker o la possibilità che entrambi siano falsi rimane un mistero, ma la trama tortuosa dello scrittore Matthew Rosenberg ha un parallelismo con Batman: Three Jokers, la storia Black Label di Geoff John del 2020 che per prima ha accennato alla possibilità che più Joker lavorino insieme. “Ovviamente, quello che Geoff Johns e loro hanno fatto su Three Jokers è incredibile, e ci sono molte persone che ci hanno lavorato“, ha detto Rosenberg a CBR. “Penso che quello che stiamo facendo è guardare a tutti quelli che hanno toccato il Joker e chiedersi: “Chi è e cosa significa?”. È questo che stiamo cercando di esplorare con la nostra storia: che cos’è il Joker nel suo nucleo? Può perderlo e qualcun altro può prenderlo? È qualcosa di immutabile e qualcosa che solo lui può avere e controllare? È proprio questo che stiamo cercando di esplorare: la definizione stessa di Joker“.
Joker: l’uomo che ha smesso di ridere #3 è scritto da Rosenberg, illustrato da Carmine Di Giandomenico, colorato da Arif Prianto, letterato da Tom Napolitano e con copertine di Giandomenico, Lee Bermejo, Felipe Massafera e Ludo Lullabi. Il numero è in vendita da poche ore presso gli store ufficiali della DC.