Un fotografo punta il suo obiettivo verso il cielo, nella speranza di immortalare con un suo scatto uno dei tanti metaumani che solcano i cieli di New York. Questa immagine è incisa indelebile nella memoria di chi ha letto Marvels, graphic novel in cui la visione di Busiek su come il mondo dei supereroi marveliani possa esser raccontato tramite gli occhi di un uomo comune viene interpretata da un maestro del fumetto, Alex Ross.

Marvels, come il monumentale Kingdom Come, rappresentano i lavori più noti di Ross nel mondo dei supereroi. Il tratto fotografico, la plasticità dei personaggi e la sua intima percezione degli spazi entro cui far vivere le storie hanno reso Ross uno degli artisti più amati del pubblico. Un amore che si è riconfermato attraverso una ricca galleria di copertine per albi speciali o per intere run, come accaduto per Iron Man.

Eppure, la possibilità di vedere Alex Ross come artista completa sembrava non arrivare mai, almeno sino a quando non è giunto il momento di cimentarsi con la First Family marveliana, riprendendo una celebre avventura del quartetto e darle nuova vita con Fantastici Quattro: Full Circle.

Minaccia dalla Zona Negativa

Fantastici Quattro: Full Circle
Fantastici Quattro: Full Circle- © Marvel Comics

Nel silenzio del Baxter Building, Ben Grimm si aggira per la cucina, intento a saziare uno dei suoi più acerrimi nemici: la fame! Intento dalla preparazione di un goloso panino, la Cosa viene colto di sorpresa dal rientro della Torcia Umana, che non manca di prendersi il tempo per qualche battutina pungente. Il tradizionale battibecco tra i due viene interrotto dagli allarmi del palazzo, che avvisano dell’intrusione di un misterioso individuo.

Raggiunti da Reed e Susan, Ben e Johnny scoprono che questa creatura è in realtà una loro vecchia conoscenza: l’uomo che aveva cercato di rubare i poteri di Ben in Quest’uomo, questo mostro. I Fantastici Quattro erano convinti che questi, dopo avere salvato la vita di Reed, fosse rimasto prigioniero della Zona Negativa. Mentre la squadra cerca di scoprire le ragioni del ritorno dell’uomo, dal suo corpo fuoriescono creature che attaccano la famiglia Richards.

Sopravvissuti a questo attacco, i quattro eroi decidono di andare a fondo della questione, scoprendo chi abbia deciso di attaccarli in questo modo. Dopo essersi attrezzati e partiti per questo incredibile viaggio, i Fantastici Quattro scoprono che dietra questa minaccia ci sia un’altra conoscenza, Janus il Nega-Uomo, antagonista dell’ultima storia della First Family firmata da Kirby.

Omaggiare i classici

Fantastici Quattro: Full Circle
Fantastici Quattro: Full Circle- © Marvel Comics

Full Circle si può definire una storia celebrativa. Nata come primo volume della collezione Marvel Arts, in cui una collaborazione tra Casa delle Idee e Abrams ComicsArts mirava a celebrare il pantheon marveliano, questa rivisitazione di un’avventura dei Fantastici Quattro necessitava dell’intervento di un maestro dei comics.

Arrivando da una lunga carriera di copertinista, per Ross cimentarsi non solo in una storia, ma addirittura come artista completo significava ritrovare una grammatica narrativa differente. Soprattutto, che fosse assimilabile alla visione grafica di Kirby, considerato che Full Circle è un seguito di una delle storie più emozionanti del primo periodo dei FQ, la citata Quest’uomo, questo mostro. Non è un mistero che Kirby avesse una complessità interpretativa inconfondibile, quasi pop per il modo in cui ha influenzato l’immaginario collettivo, tanto di lettori quanto di autori successivi.

Concerto autoriale

Fantastici Quattro: Full Circle
Fantastici Quattro: Full Circle- © Marvel Comics

Un modo di intendere il mondo a fumetti lontano dal fotorealismo per cui Ross è amato, più lisergico e sfrenato, in cui pose irreali ma evocative si collocano in spazi compressi e caratterizzati da look sci-fi iperdettagliati. Se il ricreare il look tecnologico di Kirby è già una sfida ardua, il calare i personaggi in uno scenario allucinante come la Zona Negativa rende questa impresa ancora più impegnativa.

Senza mezzi termini, si può affermare che Ross sia riuscito a preservare i suoi tratti specifici adattandoli alla narrativa visiva dei Kirby. Un omaggio che rimane tale, ma che viene galvanizzato dalla stupefacente vivacità artistica di Ross, che abbandona un’impostazione realistica come vista in Marvels e Kingdom Come, dando vita a un racconto visivo che reinterpreta al meglio il gusto kirbyano, impreziosendolo con una colorazione, nata dalla collaborazione con Josh Johnson, fortemente saturata, con fluorescenze accese che esaltano l’irrealtà della Zona Negativa.

Celebrare i Fantastici Quattro

Fantastici Quattro: Full Circle
Fantastici Quattro: Full Circle- © Marvel Comics

La prova autoriale di Ross è encomiabile. Lasciandosi suggestionare dalla weird science stile Ai confini della realtà, Ross si sbizzarrisce, con splash page psichedeliche, in cui i lettori si perdono in dettagli cromatici superlativi, rimanendo comunque ancorati a una storia dalla struttura volutamente semplice. Pur se legata a due precise storie dei Fantastici Quattro e ad esse riferite nella sua essenzialità, Full Circle si concede alcune libertà in termini di continuity, arrivando anche a citare eventi legati alla run di Hickman.

Leggere Full Circle significa perdersi all’interno della visione del Ross disegnatore, più che nella componente narrativa. I Fantastici Quattro sono ridotti alla loro essenza, scelta che li ricollega emotivamente alle loro prime avventure spiccano le semplici dinamiche familiari in cui far emergere le peculiarità di ciascuno, rimanendo sempre all’interno di una semplicità che si focalizzasse sull’avventura. Inevitabile, considerato che il progetto Marvel Arts non prevedeva un’ampia foliazione, ma mirasse soprattutto alla ricchezza espressiva dei disegni di Ross.

In poche pagine, Ross riesce a cogliere l’essenza ogni componente della First Family, trasmettendo l’entusiasmo e l’inedito spirito di esplorazione dei primi tempi come canonizzato da Lee e Kirby. Full Circle mette in risalto il tema centrale dell’unione e della famiglia tipica dei Fantastici Quattro, rafforzato dai loro rapporti e dai siparietti comici, sottolineando perché la famiglia Richards sia la prima famiglia Marvel e perché le loro storie, ancora oggi, siano capaci di ispirare e divertire dopo decenni di onorata carriera.

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Classe '81, da sempre appassionato di pop culture, con particolare passione per il mondo dei comics e la fantascienza. Dal 2015 condivide queste sue passioni collaborando con diverse testate, online e cartacee. Entra nella squadra di ScreenWorld come responsabile dell'area editoria con una precisa idea: raccontare il mondo del fumetto da una nuova prospettiva