No, non siamo impazziti. Ci stiamo realmente chiedendo se l’arcinemico di Superman funzionerebbe come presidente degli USA. E se questa domanda ha incuriosito anche voi, procediamo con una disanima che ci permetterà di capire, insieme, se oggi sarebbe meglio avere Lex Luthor a capo della casa bianca o l’arancionissimo (n.d.r.) Donald Trump.
Presidente Luthor
Negli anni, ci sono state diverse incarnazioni di Lex Luthor come presidente degli Stati Uniti. Indubbiamente, le più note sono le incarnazioni pensate e create da Jeph Loeb nel 2001, con Lex presidente dell’universo principale DC, e quella di Mark Millar in Superman: Red Son.
Con Jeph Loeb abbiamo visto il classico Lex, ancora più potente che mai visto l’accesso allo studio ovale e alle risorse americane. La sua campagna elettorale? Un mondo ancora più pulito e meno minacciato dalla presenza di Superman, suo nemico giurato ancora più che mai. Sarà proprio grazie alle illegalità di Luthor che l’Uomo D’acciaio riuscirà a farlo sollevare dall’incarico presidenziale.
In Red Son, creato da Mark Millar nel 2003, Lex Luthor diventerà presidente dell’America dopo alcuni tumulti e si impegnerà, ovviamente, a contrastare la Russia di Superman, pronta a conquistare il mondo. Millar sovvertirà i ruoli classici dei personaggi, con Lex e gli USA visti, per l’ennesima volta, come i buoni. Questa volta ancora di più, date tutte le migliorie portate dal presidente all’intera nazione. Economia, scienza, tecnologia, settori migliorati e potenziati al limite, data l’enorme esperienza di Luthor. Tutto, però, sotto lo stretto controllo di un regime totalitario. Lex Luthor, anche se dipinto come un buono (a seconda dei punti di vista, ovviamente), resta sempre Lex Luthor.
Tra i grandi traguardi del Presidente Luthor in Red Son c’è stato quello della totale debellazione dei tumori. Senza queste malattie, i cittadini americani potevano vivere per svariate centinaia di anni!
Il Presidente Luthor oggi
Ma oggi, come si comporterebbe Lex Luthor alla Casa Bianca? Con i tumulti che sta causando Donald Trump, il cattivo di DC Comics, quanto potrebbe differire nelle azioni e nella strategia politica? Tenendo sempre in considerazione che questo è indubbiamente un ragionamento goliardico, oggi, ci verrebbe da pensare che Luthor funzionerebbe meglio di Trump. Non che ci voglia molto, in realtà. Almeno su carta.
L’arcinemico di Superman avrebbe sicuramente altri obiettivi in mente, e prendendo in considerazione maggiormente Red Son, i primi sarebbero quelli legati all’espansione interna sia economica che scientifica degli Stati Uniti. Certo, conoscendo il personaggio, le mire espansionistiche, senza la presenza di Superman nel mondo reale che canalizzi l’attenzione, si amplierebbero a dismisura, probabilmente scatenando conflitti con altre superpotenze. Ad aggiungere ulteriore pericolo, ci sarebbe le enormi doti linguistiche di Lex. A differenza di Trump, Luthor non cadrebbe in infimi discorsi populisti, ma anzi, i suoi approcci al pubblico sarebbero mirati a raccogliere quanti più consensi possibili utilizzando l’astuzia e unendo i cuori di molti, anche con l’inganno.
A sfavore di Luthor, probabilmente, figura solamente l’enorme egocentrismo, che potrebbe far cambiare rotta ai suoi elettori e presunti tali. Ma sicuramente, almeno un mandato, potrebbe riuscire a farlo, qui nel mondo reale. La domanda fondamentale è: quanti sarebbero ben disposti ad abbandonare i propri ideali di libertà in cambio di un enorme sviluppo economico e scientifico? E quanti, poi, sarebbero pronti a insorgere contro il regime che sicuramente si instaurerà?
Lex Luthor come Elon Musk invece?
Paragrafo bonus, poiché era impossibile non menzionare l’altro tassello fondamentale degli USA oggi. Lex Luthor paragonato a Elon Musk è una cosa già successa e di cui si è già parlato nel magico mondo di internet. Questo perché Musk, sembra quasi un personaggio da fumetti. Arrogante, ambizioso, uomo più ricco del pianeta e implicato in qualsiasi settore chiave dell’economia globale; un cattivo perfetto. Un, purtroppo, Lex Luthor estremamente reale. Mettiamoci anche la passione per la poltica, ma non nel senso nobile del termine, quanto più un nuovo campo da colonizzare e influenzare a suo modo.
Nei fumetti DC Comics (ma anche in Marvel) abbiamo già visto paragoni e parodie del personaggio, la più emblematica, l’anno scorso in Superman: House of Brainiac Special #1 di Mark Russell. Nella storia si vede il nuovo candidato sindaco di Metropolis Perry White impegnato a contrastare una campagna mediatica razzista da parte di Garon Blake. Da questi scontri viene estrapolata una frase dal podcast di alcuni supporter di Blake che parlano di come del DNA alieno venga mescolato al latte al cioccolato, assunto da praticamente tutti. A supporto della frase, sul social network creato da Lex Luthor, un account pro Lex Luthor che commenta con “interessante” la frase.
Questa situazione vi fa venire in mente qualcosa? Il “buon” Elon che dal suo social network commenta le notizie che più possano farlo avvicinare a qualche carica politica e qualche nuovo supporter? Indubbiamente il genio di Mark Russell è anche qui, in queste piccole sottigliezze, ma è fattuale quanto, effettivamente, Lex Luthor ed Elon Musk siano simili. Con la differenza, però, che almeno uno dei due, sia, per fortuna, solo un personaggio di fumetti.