Il nuovo universo Ultimate marveliano sta mostrando come sia possibile adattare i classici personaggi della Casa delle Idee a una nuova dimensione narrativa. Non solo sul piano delle storie, ma anche graficamente, affidandosi ad artisti in grado di cogliere l’essenza dei personaggi, dando lora una nuova vita che non tagli radicalmente con il passato. Una continuità che in Ultimate Wolverine, serie UIltimate dedicata al mutato canadese, viene affidata non solo al famoso Snikt!, ma anche alla bravura del nostro Alessandro Cappuccio.

Durante Napoli Comicon, abbiamo avuto il piacere di incontrare Alessandro Cappuccio, ospiti di Panini Comics. Uno scambio di battute con il disegnatore italiano che ha riconfermato non solo il suo innegabile amore per il mondo marveliano, ma anche la dedizione con cui si è avvicinato a questo universo superereoico.

Alessandro Cappuccio: da Hellions a Moon Kight

Moon Knight
Moon Knight – © Marvel Comics

Arrivare a Ultimate Wolverine è l’ennesima tappa di un percorso iniziato in modo tutt’altro che ideale. I primi contatti tra Marvel Comics e Cappuccio avevano interessato la realizzazione dei disegni di Hellions, una collaborazione che, come racconta il disegnatore, ha subito un brutto arresto:

“Non ho mai fatto Hellions, quella è stata una grande delusione. Poi, come ho già detto, a qualcuno in qualche intervista, arriva la mail della vita. E poi Covid, a un certo punto chiudono la serie ci rimani un po’ male. Poi, per fortuna è andato tutto bene. Infatti Ricky Purdin, talent coordinator della Marvel, mi disse ‘Non ti preoccupare, ritorneremo, andrà bene’. Sei mesi dopo, insomma, andava benissimo con Moon Knight.”

Niente mutanti, almeno inizialmente, ma il passaggio su uno dei personaggi più complessi di casa Marvel Moon Knight. Personaggio che in Italia ha sempre faticato a farsi apprezzare, a maggior ragione dopo lo scarso successo della serie di Disney Plus. Alessandro Cappuccio ha messo mani all’avatar di Konshu, iniziando una run mesi prima dell’uscita della serie del Marvel Cinematic Universe:

“Abbiamo iniziato un anno prima della produzione della serie su Disney Plus. È stata una fortuna a lavorare su Moon Knight, perché è vero che mi hanno dato una serie, ma come primo lavoro. Sicuramente ero spaventato, però era un personaggio su cui potevamo lavorare senza avere troppi paletti, rispetto ai personaggi un po’ più famosi e più canonici. Tipo Spider-Man o Daredevil, quindi con McKay abbiamo fatto un bel lavoro di squadra, anche con l’editor, ci siamo mossi abbastanza per fatti nostri. Insomma, ha pagato, Ha pagato la fiducia, ha pagato a livello anche di pubblico. Abbiamo attirato moltissime persone nuove, anche grazie alla serie. Però già dai primi numeri la gente era molto divertita.”

Wolverine: disegnare un personaggio amato

Ultimate Wolverine
Ultimate Wolverine – © Marvel Comics

Alessandro Cappuccio cita Spider-Man e Daredevil, due personaggi che abbiamo la sensazione siano tra i suoi preferiti. Assieme all’artigliato canadese, potrebbero comporre una trinità di preferiti per Alessandro, che conferma la nostra sensazione:

“Si, si, anche se alla fine Wolverine lo metto anche. Sicuramente, anche perché sono cresciuto con i cartoni animati. Da piccolo c’erano gli X-Men, c’era Spider-Man, c’era Batman, Daredevil non aveva il cartone animato (anche se figurava in Spider-Man: The Animated Series, NdR). Però da ragazzino comunque cresciuto davanti alla tv, i primi amori sono quelli lì. Poi chi lo sa prima o poi, magari sarebbe bello maneggiarli tra qualche anno, chissà cosa succederà.”

Anche se per far sfoderare gli artigli a Wolverine, Alessandro non ha dovuto attendere tanto. Anzi, questa occasione è arrivata come una bomba.

“Io stavo a casa dopo il lavoro, avevo acceso la Play. Mi arriva la mail di Purdin che mi fa la proposta di passare, di cambiare serie. E dopo tre anni sulla stessa serie, la serie di esordio che comunque andava bene,  ti dico che c’è stato un attimo di ‘Cerchiamo di capire, dammi un attimo. Capiamo però bene, di dare conferma dopo qualche giorno’. La sera mi ha scritto C.B. Cebulski, l’editor in chief, che mi ha detto ‘Se vuoi parlare ne parliamo bene’. ‘Sì, accetto C.B., accetto Wolverine, Assolutamente’. Non avevo dubbi, però lì per lì, insomma, preferisco sempre aspettare un pochino prima di dare risposte così a caldo. Però in realtà non c’erano dubbi. Mi è dispiaciuto lasciare Moon Knight, per carità, però comunque Wolverine non potevo rifiutarlo.”

Entrare nel mito del mutante canadese

Ultimate Wolverine
Ultimate Wolverine – © Marvel Comics

Wolverine è un personaggio estremamente particolare, con una fisicità precisa. Senza dimenticare il tipico Snikt! con cui gli artigli di adamantio vengono estratti, un tratto specifico del mutante canadese che lascia il segno sui disegnatori:

“Ti lascia la sensazione di essere parte di qualcosa, come chi disegna Spider-Man che vola tra i palazzi, è una cosa iconica. Quindi entri a far parte di quel girone: ‘Sono entrato ce l’ho fatta, faccio parte della Lega degli artisti della Marvel e di quelli che hanno disegnato il famoso Snikt di Wolverine’. C’è stato veramente emozione per la prima volta che Chris (Chris Condon, sceneggiatore di Ultimate Wolverine, NdR) mi ha messo veramente una vignetta, una di lui solo del pugno con gli artigli. È stata una bella botta”

Uno degli autori preferiti di Alesssandro Cappuccio è Frank Miller, che in Marvel non ha solo ridato vigore al mito del Diavolo Custode, ma ha anche contribuito a rendere Wolverine uno dei personaggi di punta della Casa delle Idee. E ora, Alessandro sta disegnando proprio il canadese che Miller ha reso un fan favorite dei Veri Credenti

“Lo sai che non ci ho mai pensato? Questa è una bella paranoia. Grazie! Miller è uno dei miei autori preferiti. Comunque, quando l’ho letto ho sentito tutta la responsabilità sulle spalle senza togliere nulla a Moon Knight, però con Wolverine l’ho sentito veramente tanto perché è uno dei più apprezzati. Quindi, insomma, è stata una bella sfida!”

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Classe '81, da sempre appassionato di pop culture, con particolare passione per il mondo dei comics e la fantascienza. Dal 2015 condivide queste sue passioni collaborando con diverse testate, online e cartacee. Entra nella squadra di ScreenWorld come responsabile dell'area editoria con una precisa idea: raccontare il mondo del fumetto da una nuova prospettiva