Chi ci segue si ricorderà che di Jujutsu Kaisen abbiamo già parlato in tempi piuttosto recenti, nello specifico in occasione dei Crunchyroll Anime Awards. Ma se in quel caso ci eravamo focalizzati soprattutto sull’adattamento anime del manga di Gege Akutami e sul grande successo della seconda stagione della serie, stavolta vogliamo ampliare il discorso andando ad approfondire determinati aspetti di quello che, a tutti gli effetti, sta diventando un fenomeno dalla portata colossale: tra nuovi record, strategie di marketing, crossmedialità e community di fan attivissime sui social.
Una serie da record
La serializzazione di Jujutsu Kaisen su Weekly Shōnen Jump che, ricordiamo è tutt’ora in corso, è iniziata nel 2018, dopo il successo de L’istituto di arti occulte – manga inizialmente inteso come one shot e che funge da prequel per l’intera opera. Il manga piace sin da subito ma è prima con l’adattamento anime del 2020 e con il film Jujutsu Kaisen 0 poi che il pubblico inizia a rendersi conto che questo nuovo battle shōnen, andava tenuto d’occhio. Vi basti sapere che Jujutsu Kaisen 0 (che adatta il prequel L’istituto di arti occulte) è stato il film con il più alto incasso al botteghino giapponese nel 2021.
La seconda stagione dell’anime, andata in onda in due parti nel corso del 2023, ha cementificato e accresciuto la popolarità della serie facendo diventare Jujutsu Kaisen – sia anime che manga – un fenomeno di massa che gli ha permesso di abbracciare un pubblico molto più ampio della sua nicchia di riferimento. Il tutto non senza polemiche, ma quando non succede? Mentre attendiamo la terza stagione, che andrà ad adattare l’arco narrativo dei Culling Games, Guinness World Record entra a gamba tesa nella conversazione nominando Jujutsu Kaisen come serie animata più vista di sempre (sì, anche più di One Piece). Un’analisi effettuata grazie a dati (come consumo di video, engagement sui social e azioni di ricerca) ottenuti da Parrot Analytics che ha calcolato l’interesse del pubblico in base al coinvolgimento nei confronti del contenuto stesso. Dati che al di là del mero nozionismo ci permettono di fare un’altra riflessione che riguarda tanto il coinvolgimento delle community, quanto le strategie di marketing legate JJK.
Il rapporto con la community
Se commentare praticamente qualunque cosa sui social è all’ordine del giorno, non è comunque detta che l’oggetto del discutere (in forma più o meno seria) diventi un trend. Con Jujutsu Kaisen non solo questo è successo più volte, basti pensare al fatto che il pezzo di Usher Hey Daddy sia diventato colonna sonora degli edit di Gojo Satoru su TikTok tanto da spingere il cantate a fare una foto in cosplay. Ma non si tratta solo di meme.
La community di JJK partecipa attivamente portando avanti le proprie speculazioni sul futuro del manga; qualcosa che ovviamente succede anche per altre saghe, certo, con la particolarità che nel caso specifico c’è stata un’escalation a seguito degli eventi avvenuti nel capitolo 236. Tra teorie elaborate dai fan e presunti indizi disseminati dall’autore e dall’editore, si è venuto a creare un fil rouge tra le varie tesi sostenute dalla community e il materiale ufficiale pubblicato da Shūeisha a corredo del manga. Qualcosa che è tutto fuorché casuale.
Sia Jump che Gege Akutami, che ricordiamo è un Millennial classe 1992, hanno dimostrato di essere perfettamente consapevoli di quello che sta accadendo nella community internazionale di Jujutsu Kaisen pubblicando illustrazioni e video promozionali capaci di intersecarsi con i discorsi in atto tra i fan. L’ultimo tra questi è un video di 12 ore andato in onda sotto forma di diretta sul canale YouTube di Jump per pubblicizzare l’uscita del volume 26 del manga in Giappone. Un esempio incredibile di marketing e crossmedialità.
ATTENZIONE SPOILER se non siete in pari con le uscite settimanali del manga non leggete oltre
Crossmedialità creativa
Se da una parte siamo infatti abituati a un panorama in cui l’approccio crossmediale – soprattutto riguardante i prodotti di cultura pop, è ormai la norma è anche vero dall’altra parte che ci vuole una buona dose di creatività per far sì che questo approccio stesso possa risultare fresco e non stantio. Quello che è successo sul canale di Jump non è soltanto geniale in termini di marketing ma apre le porte per un ragionamento più ampio in termini di narrazione canonica derivata dall’opera principale. Facciamo un passo indietro.
Come sanno tutti coloro che sono in pari con le uscite giapponesi, il capitolo 236 (contenuto nel volume 26 appena uscito in Giappone) ha segnato un momento cruciale nella narrazione di Jujutsu Kaisen. L’inaspettata morte di Satoru Gojo e l’ambiguità che la sequenza dell’aeroporto porta con sé hanno dato adito, nel corso degli ultimi mesi, a teorie su un possibile ritorno del personaggio; o comunque lasciavano intendere che il suo arco narrativo non fosse proprio del tutto concluso, che c’era ancora qualcosa da dire e da mostrare ai lettori.
Ecco quindi che il video di 12 ore, che ripercorre le vicende principali della serie dal punto di vista di Gojo stesso, diventa una celebrazione del personaggio e della sua legacy trovando un interessante equilibrio tra marketing e storytelling grazie a un’ambiguità che lascia intendere che sia Shūeisha che Akutami sappiano perfettamente che cosa stia accadendo nella community. Motivo per cui, che Gojo torni o meno, hanno fatto in modo tale da sfruttare un lancio commerciale per dare vita a un vero e proprio rituale collettivo che non risponde ad alcuna domanda ma lascia spazio a molte risposte.
Nord e sud
Ma facciamo un breve recap. Dopo essere stato sconfitto da Sukuna nel capitolo 236, Gojo si ritrova nel terminal di un aeroporto insieme al suo migliore amico Geto, oltre a Nanami, Haibara e altri personaggi scomparsi nel corso della narrazione. In quest’occasione Nanami afferma che “Se vuoi diventare qualcun altro vai a nord, se vuoi tornare a essere te stesso vai a sud”.
Una frase che, unita alla rappresentazione del fiore di loto – che nella simbologia buddhista simboleggia la rinascita, lasciava intendere che Gojo dovesse intraprendere una scelta: tornare a essere se stesso quindi, probabilmente, andare nell’aldilà insieme ai suoi amici oppure tornare in una nuova forma. Una teoria che lascia spazio a molte interpretazioni; sono in molti infatti a sostenere che se Gojo dovesse ritornare non lo farà nei panni de “il più forte”, ma soltanto come Satoru Gojo. Una risposta diretta all’ormai famosa frase pronunciata da Geto, “Sei il più forte perché sei Satoru Gojo o sei Satoru Gojo perché sei il più forte?”.
La parte finale del video promozionale va così a confermare quello che molti fan avevano già intuito leggendo il capitolo 236: Gojo ha scelto. Mostrandoci lo stesso terminal, stavolta però vuoto, è chiaro che qualcosa sia già accaduto; le tavole identiche ma spogliate della presenza dei personaggi creano un sensazione di aspettativa e straniamento non indifferente. Inoltre, il lento scorrere delle immagini accompagnato dall’inequivocabile rombo del decollo di un aereo, ci fa capire che Gojo potrebbe potrebbe aver deciso di tornare oppure essere salito insieme ai suoi amici per andare a sud. Anche se la prima immagine di preview del video, un fiore di loto, fa pensare il contrario. Qualunque cosa sia questa un’anticipazione che non ha ancora trovato un suo riscontro ma potrebbe essere l’anticamera dell’inizio della saga finale di Jujutsu Kaisen.
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