Il titolo del nuovo libro di Teodosio Di Genio, Cinema di Costume Registi tra le onde, potrebbe far pensare a un saggio su film ambientati in altre epoche, ma il costume che intende l’autore è proprio quello che si indossa per andare al mare. L’opera riflette dunque sul rapporto tra la settima arte e il mare.
Eric Rohmer, Anges Varda, Nanni Moretti, Leos Carax, Jean Vigo questi sono solo alcuni dei nomi che passano sotto la lente di ingrandimento dello scrittore pronto a portarci in un viaggio sulle spiagge di tutto il mondo. L’avventura parte negli anni quaranta della Nouvelle Vague e arriva fino a i giorni nostri. I punti che fanno sfiorare, ma mai toccare, i vari registi ci portano all’interno di una carrellata di curiosità che fa sempre riferimento all’ambiente acquatico e a volte oltre al mare salato ci troviamo anche piscine d’acqua dolce.
Di Genio analizza una carrellata di film di tredici registi e lo fa da un punto di vista inedito, sottolineando come spesso il filone marino porti ad analizzare le cose da diversi punti di vista. L’autore porta dei paralleli anche difficili da prevedere togliendo molte curiosità al lettore e citando anche registi molto diversi tra loro, si passa infatti molto agilmente dal Roberto Rossellini di Stromboli alla Kathryn Bigelow di Point Break Punto di rottura e i 41 anni che corrono tra i due film nemmeno si sentono.