Nelle scorse ore è stato annunciato ufficialmente che la stagione finale dell’anime de L’attacco dei giganti si concluderà con la messa in onda di una terza parte, a sua volta suddivisa in due tronconi di episodi. Scelta molto chiacchierata e discussa dai fans essendo questo il terzo lotto di episodi della stagione conclusiva dell’anime targato dalla MAPPA; I fan del franchise stanno cogliendo l’occasione per domandarsi se il titolo scelto da Studio Mappa sia coerente non tanto con il materiale narrativo ma con le scelte distributive. Dopo tutto, questa famigerata ultima stagione sta andando avanti da un bel po’ di tempo.

I fans sono parecchio indignati in quanto Studio Mappa sta dilatando moltissimo la conclusione dell’anime e visto l’andamento distributivo reputano che sarebbe stato meglio denominare l’ultima stagione con un titolo differente posticipando quindi la dicitura “final season”.

Ad ogni modo il titolo ufficiale di questi episodi finali, come confermato dallo Studio MAPPA, è Attack on Titan: The Final Season – The Conclusion Arc, un titolo che allude alle mosse del Reggimento Scout; mosse orientate a fermare il terrificante piano di Eren. Con Mikasa, Armin e i loro compagni eldiani costretti a eliminare vecchi amici nel tentativo di acquisire una nave per affrontare Eren Jaeger, il Reggimento Scout spera di convincere in qualche modo il nuovo Titano Fondatore a desistere dalle sue macchinazioni genocide.

Vi ricordiamo che L’attacco dei giganti nasce come manga di genere dark fantasy post-apocalittico scritto e disegnato da Hajime Isayama, serializzato in Giappone sulla rivista Bessatsu Shōnen Magazine di Kōdansha dal 9 settembre 2009 al 9 aprile 2021 ed in seguito adattato in anime prima da Wit Studio e poi da Studio Mappa.

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Nato ad Alessandria nel 1991, Andrea Venuti è un critico e saggista cinematografico nonché professore di Storia dell'arte. Attualmente collabora, in qualità di redattore, con tutte le realtà editoriali legate a Digital Dreams S.r.l (da ScreenWorld a CinemaSerieTv). Nel 2019 ha conseguito la laurea magistrale in Cinema e Media (110 e Lode) ed attualmente sta per ultimare un master di I livello in Discipline Artistiche. Dal 2014 ha iniziato a scrivere di cinema (specializzandosi in cinema asiatico) per diverse testate web e cartacee (FilmTv.it, Hong Kong Express, Movieplayer, Everyeye, Cina in Italia). Nel 2021 ha poi pubblicato per Profondo Rosso il saggio: John Woo e il crime movie di Hong Kong. Sempre nel 2021 è stato invitato, in qualità di ospite, al prestigioso Far East Film Festival di Udine (il festival cinematografico asiatico più importante d'Europa).