Sakamoto Days è stato uno dei fenomeni anime del 2025. Una miscela perfetta di azione adrenalinica, umorismo tagliente e momenti di tenerezza familiare che ha conquistato milioni di spettatori in tutto il mondo. L’adattamento del manga di Yuto Suzuki, che racconta la storia di un assassino in pensione trasformatosi in padre di famiglia, ha dominato le classifiche di Netflix per settimane, diventando rapidamente una delle serie più amate della piattaforma. Eppure, nonostante questo trionfo clamoroso, il futuro della serie è ora avvolto da un silenzio preoccupante.
Ad ottobre 2025, Netflix non ha ancora rinnovato Sakamoto Days per una seconda stagione. Un dato che sorprende, soprattutto se confrontato con la velocità con cui la piattaforma ha dato luce verde ad altri anime di successo come Blue Box e The Summer Hikaru Died. La prima stagione si è conclusa a settembre, ma da allora non è arrivato alcun annuncio ufficiale. I fan iniziano a interrogarsi: è possibile che una serie così popolare possa essere cancellata senza preavviso?

Ciò che rende questa situazione ancora più sconcertante sono i numeri straordinari registrati dalla serie. Tra gennaio e settembre 2025, Sakamoto Days è rimasto nella top ten globale di Netflix per ben 14 settimane, accumulando oltre 100 milioni di ore di visualizzazione. Nelle prime cinque settimane dal lancio, ha surclassato titoli di peso come Dandadan e The Summer Hikaru Died. Sono cifre che, sulla carta, dovrebbero garantire automaticamente un rinnovo. Eppure Netflix tace.
Il silenzio della piattaforma sta generando ansia crescente nella community. Gli appassionati di anime sanno bene che i cicli di produzione possono essere lunghi e complessi, ma la mancanza di comunicazione risulta stridente se paragonata alla rapidità con cui altri titoli di punta sono stati confermati. Alcune voci suggeriscono che TMS Entertainment, lo studio dietro l’adattamento, potrebbe essere in fase di negoziazione per definire calendari di produzione e budget. Altri ipotizzano che ci siano questioni contrattuali ancora da risolvere. Ma l’incertezza alimenta anche timori più oscuri: e se Netflix decidesse di lasciar cadere silenziosamente il progetto? Con tutto lo slancio costruito dalla prima stagione, una cancellazione a questo punto sembrerebbe un autogol clamoroso, sia per i fan che per la reputazione che Netflix sta costruendo come hub globale degli anime.

Fortunatamente, dal punto di vista del materiale narrativo, non ci sono ostacoli. La prima stagione ha adattato soltanto circa 75 dei 229 capitoli del manga originale, lasciando una quantità enorme di storia ancora da raccontare. Se TMS Entertainment mantenesse lo stesso ritmo narrativo, una seconda stagione potrebbe coprire facilmente altri nove volumi, continuando a esplorare le avventure emozionanti e spesso commoventi di Taro Sakamoto e del suo gruppo. La fonte c’è, il pubblico pure. Manca solo la conferma.
Tuttavia, bisogna fare i conti con la realtà produttiva. La realizzazione di un anime del calibro di Sakamoto Days richiede tempo, risorse e una pianificazione meticolosa. Anche se il lavoro fosse già iniziato dietro le quinte, i nuovi episodi difficilmente arriverebbero prima del 2026, e più realisticamente potrebbero slittare al 2027. L’industria dell’animazione giapponese è notoriamente sottoposta a ritmi serrati e vincoli di budget che spesso causano ritardi anche per i progetti più attesi. Il timing diventa quindi un fattore cruciale: più passa il tempo senza annunci, più si rischia di perdere lo slancio accumulato.