Will Hunting Genio Ribelle nasconde anche tanti aneddoti, uno dei quali riguarda Robin Williams. L’attore infatti improvvisò una scena suscitando le risa di Matt Damon e anche qualche incertezza del cameraman come si può vedere nel tremolio all’interno di una delle sequenze più memorabili del film.
Questa scena fu brillantemente improvvisata da Robin Williams, la reazione di Matt Damon è autentica. pic.twitter.com/6GNdVZm6bH
— James Lucas (@JamesLucasIT) January 10, 2020
Sean, il personaggio interpretato da William, è lo psicologo di Will, Matt Damon, e a questi sta spiegando come non sia la perfezione alla base di un rapporto solido ma che siano proprio le imperfezioni a permetterci di amare una persona veramente. A quel punto nella sequenza Sean avrebbe dovuto raccontare un aneddoto sulla moglie che gli spegneva la sveglia di notte facendolo arrivare tardi a lavoro. Robin però cambiò del tutto il senso.
L’attore fu preso da un’ispirazione e iniziò a raccontare come la sua defunta moglie durante la notte fosse solita scorreggiare nel sonno, in un modo tanto forte da svegliare il loro cane. I due iniziano poi a ridere e anche il cameraman fa fatica a trattenersi come si nota dal suo traballare incerto nel primo piano su Robin Williams.
Fu una battuta tanto sincera e reale che alla fine il regista Gus Van Sant decise di inserirla nel film, preferendola a quanto scritto nella sceneggiatura dallo stesso Matt Damon insieme a Ben Affleck. La sequenza dimostra ancora una volta l’incredibile genio dell’attore classe 1951 di Chicago tragicamente scomparso nel 2014. E inoltre ci fa capire anche come il cinema sia lontano da essere scienza perfetta, ma a volte sia frutto anche di episodi che lo rendono la più magica delle arti.