Thor: Love and Thunder è da qualche giorno nelle sale cinematografiche. L’ultimissimo film dedicato al Dio del Tuono dei Marvel Studios non ha certamente fatto mancare una buona dose di discussioni. Critica e pubblico sono decisamente divisi nell’approccio all’ultimo lavoro di Taika Waititi, che ha spinto ancor più in là il suo atteggiamento irriverente nei confronti di quello che avrebbe dovuto essere, anche per questioni di retaggio culturale, il più epico tra i personaggi dell’MCU. Invece una buona dose di parodia e di comicità insistita, nonché la volontà di distinguere le atmosfere narrative dei propri lavori dalla norma Marvel, se esiste, hanno trascinato Love and Thunder, il personaggio di Thor e alcuni elementi del suo mondo lontano da quel che molti si aspettavano.
E il rapporto con i fumetti, invece, come si colloca? Come sapranno gli appassionati, questo quarto film dedicato al campione di Asgard trae gli spunti fondamentali della propria trama da un paio di cicli celebratissimi degli ultimi anni, scritti dall’altrettanto celebrato sceneggiatore Jason Aaron. Il primo è Thor: Dio del Tuono, disegnato da Esad Ribić, in cui si racconta sostanzialmente la millenaria battaglia dell’eroe contro Gorr, Macellatore di Dei, interpretato da Christian Bale. Il secondo, per le matite di Russell Dauterman, dal titolo La potente Thor, è quello che ha lanciato Jane Foster come portatrice di Mjolnir e protagonista della serie a fumetti. Ma, a parte questi elementi centrali, ci sono altri paralleli, importanti o meno, con le storie su carta in Love and Thunder? Certo che sì. Siamo qui per segnalarvi le citazioni dai fumetti Marvel presenti in Thor: Love and Thunder.
1. Le capre di Thor
Se avete pensato che fossero semplicemente un utilizzo facilone, ma dannatamente divertente, del classico meme delle capre che urlano, avete preso un abbaglio. Nei fumetti si chiamano Thoothgnasher e Thoothgrinder e sono le capre del carro con cui Thor solca i cieli. Come molti elementi del fumetto, sono prese di peso dal mito norreno, dove vengono chiamate Tanngnjóstr e Tanngrisnir. I nomi inglesi non ne sono altro che la traduzione. Nelle storie a fumetti, Thor non le riceve affatto da un popolo grato per i suoi servigi, ma i due animali mistici, molto più silenziosi e contenuti nelle dimensioni, sono veri e propri amici del Dio del Tuono, in grado di viaggiare a velocità cosmiche attraverso lo spazio.
Thor non ne fa sempre uso, poiché i poteri non sempre chiari del suo martello gli hanno consentito, in alcuni periodi delle sue avventure, addirittura il teletrasporto. Tuttavia, anche recentemente, un figlio di Odino dai poteri decisamente meno efficaci ha avuto bisogno dell’aiuto dei suoi fidi compagni animali, dotati di grande forza, di resistenza impressionante, di fedeltà ed intelligenza. Thoothgnasher, negli ultimi anni, si è vista affidare il delicato compito di vegliare proprio su Mjolnir ed ha sacrificato la propria vita pur di proteggere l’arma incantata.
2. Thor è ancora degno di Mjolnir?
Vi hanno divertito le scene in cui Chris Hemsworth ci ha regalato un eroe asgardiano decisamente invidioso del fatto che la propria ex brandisse il suo fido martello, creduto per sempre distrutto? Ebbene, anche questo elemento, per quanto chiaramente funzionale alla tanta commedia di Love and Thunder, ha un parallelo piuttosto concreto nelle trame delle storie a fumetti. Il motivo per cui Jane diventa la protettrice di Midgard, infatti, è che il biondo vichingo divino non è degno della propria arma. Sarebbe complesso raccontarvi del ruolo di Gorr in tutto questo (nonché di una furbata di Nick Fury che ha causato una crisi di coscienza tale a Thor da fargli perdere Mjolnir), ma sappiate questo: anche tra le pagine degli albi si sarebbe prodotto un curioso dualismo tra l’originale martello di Uru e un’altra arma, dotata praticamente degli stessi poteri, con una forma quasi identica a quella di Stormbreaker. Invece di essere dotata di volontà propria e di essere gelosa, quest’ascia/martello era addirittura proveniente da un’altra realtà, quella nota come Universo Ultimate. Insomma, una situazione ben più complessa rispetto a ciò che abbiamo visto nel film.
3. Il cancro di Jane
Tra i tanti temi tosti e per nulla banali che Jason Aaron ha affrontato negli anni di La potente Thor, c’è anche uno degli elementi di trama meno scanzonati di Love and Thunder, ovvero la malattia di Jane Foster. I lettori sanno che il personaggio interpretato da Natalie Portman non è affatto un’astrofisica nelle storie cui diede origine Stan Lee, ma un’infermiera prima, assistente dell’alter-ego di Thor, e una dottoressa poi. Una donna per cui l’adagio “Dottore, cura te stesso” non ha funzionato quando un tumore maligno ha preso possesso del suo corpo. Proprio in quel periodo Mjolnir sarebbe giunto a lei, eleggendola come migliore portatrice possibile e consegnandole tutti i poteri del dio del tuono asgardiano.
Secondo la regola aurea Marvel, che vede al centro “supereroi con superproblemi”, la malattia di Jane era tutt’altro che secondaria nelle trame che l’hanno vista protagonista, bensì una delle componenti più apprezzate da pubblico e critica, che poneva dilemmi morali e scelte molto complesse di fronte alla dottoressa Foster, incastrata tra la responsabilità di proteggere la pace tra i regni e la necessità di curarsi. Come in Love and Thunder, infatti, l’uso costante di Mjolnir impediva alla chemioterapia e alle cure di avere effetto sul cancro.
4. Il primo incontro con Zeus
Era il 1966 ed erano i primi anni delle storie a fumetti di Thor, quando Riccioli d’Oro e il suo infido fratello adottivo, un tizio che dovreste conoscere con il nome di Loki, si trovarono scagliati indietro nel tempo e coinvolti in uno dei capitoli fondamentali dell’epica… norrena? No! Greca antica. Nei campi di fronte a certe famose mura ciclopiche, il dio del Tuono e quello dell’Inganno furono presi in mezzo tra l’esercito acheo e quello dei Troiani. Come prevedibile, i due fratelli si sarebbero divisi sul campo. Loki, consigliere di frode, avrebbe contribuito alla costruzione di un certo cavallo di legno, mentre Thor avrebbe parteggiato per i coraggiosi cittadini di Troia. Proprio in quell’occasione avrebbe incontrato per la prima volta Zeus.
Un re dell’Olimpo molto diverso e molto meno sopra le righe rispetto a quello interpretato da Russell Crowe, molto più onorevole e molto meno egoista. Il risultato di questo primo incontro, tuttavia, non sarebbe stato molto diverso: uno scontro fra divinità elettrizzanti, per quanto con esiti assai diversi rispetto a quelli visti al cinema. Anche i fumetti Marvel, dunque, hanno una propria versione di Zeus. Antichissimo alleato di Odino, più raramente suo avversario, il dio brandisce fulmini forgiati da Efesto non troppo diversi dall’arma ancestrale vista in Love and Thunder.
5. Thor contro Ercole
La prima delle scene dopo i credits della pellicola ci mostra Ercole, il principe della forza, semidio figlio di Zeus destinato, a quanto pare, a rappresentare uno dei prossimi avversari di Thor. Nell’aspetto, il personaggio interpretato da Brett Goldstein ricorda moltissimo la versione fumettistica dell’eroe greco antico per eccellenza. Era il 1965 quando debuttava sulle pagine di Journey Into Mystery Annual, con tanto di mazza in mano e pettorali al vento, in una storia scritta e disegnata nientemeno che da Stan Lee e Jack Kirby. E, allora come oggi, il semidio incontrava Thor inizialmente nelle vesti di un temibilissimo avversario, anzi di nemico, per dar vita a una rivalità che si sarebbe riaccesa più volte nel corso della storia dell’Universo Marvel.
Cosa aspettarci dall’Ercole cinematografico? Difficile dirlo. Sappiate però che quello a fumetti è addirittura più forte di Thor, dal punto di vista della mera potenza fisica e della resistenza alle mazzate. Fortuna che, su carta, l’asgardiano è parecchio più intelligente del meno brillante Ercole. Nonché della propria versione cinematografica. Dettaglio curioso: il Thor del mito norreno era sì il più forte degli Asi, ma anche il più fesso, ingannato a più riprese dai nemici. Un parallelo interessante con la visione di Taika Waititi del vichingo dell’MCU.