Steven Spielberg tesse le lodi di Quei Bravi Ragazzi, definendolo il suo film preferito, fra quelli diretti da Martin Scorsese. In un breve intervento per Variety, redatto in occasione della pubblicazione della Top 100 dei migliori film di tutti i tempi stilata dal noto magazine, Spielberg dichiara apertamente il suo amore per quest’opera: “Henry Hill, Jimmy, Tommy DeVito, Karen, Paulie, Billy Batts… non appena qualcuno mi cita questi nomi, o mi parla del colpo alla Lufthansa, mi assale una voglia improvvisa e irrefrenabile di rivedere per l’ennesima volta Quei Bravi ragazzi di Martin Scorsese.”
La forza del film, secondo Spielberg, è nel cast: “Ho perso il conto di quante volte abbia visto questo epico capolavoro del cinema, scritto in maniera eccellente da Scorsese e Nicholas Pileggi, con uno dei migliori cast corali della storia: Robert De Niro, Joe Pesci, Ray Liotta, più una manciata di ruoli da non protagonisti fra i migliori di sempre; Samuel L. Jackson, Michael Imperioli, Tony Darrow, Charles e Catherine Scorsese non interpretano personaggi secondari. Non esistono personaggi secondari in questo film.”
Come tutti i classici, anche questo ha qualcosa da dire alle nuove generazioni: “Si tratta di una vera e propria lezione di cinema di due ore e ventisei minuti, fondamentale per qualsiasi aspirante cineasta che voglia vedere messo in scena un perfetto equilibrio fra diverse storyline, piani temporali multipli, violenza cruda e humor nero.”
Spielberg individua poi nel reparto tecnico ulteriori ragioni di lode per la pellicola: “Quei bravi ragazzi possiede un’inebriante energia, grazie non solo allo spettacolare montaggio, ma anche a una colonna sonora zeppa di successi pop vintage, la migliore collezione di hit mai sentita al cinema dai tempi di American Graffiti; con in più quella che per me è la miglior narrazione fuori campo dai tempi de La fiamma del peccato di Billy Wilder.”
Il breve contributo si chiude su una nota umoristica: “Oltretutto qui il cibo svolge un ruolo fondamentale nel creare legami umani che durano una vita intera… almeno fino a quando non finisci morto ammazzato! Tutti hanno un film preferito di Martin Scorsese… il mio è questo, e immediatamente dopo arriva Toro Scatenato.”
Quei bravi ragazzi (Goodfellas), tratto da “Wiseguy”, saggio biografico sulla vita di Henry Hill (che da adulto ha il volto di Ray Liotta), narra l’ascesa di un povero ragazzo di sangue irlandese, affascinato da lusso e ricchezze, lungo i ranghi della mafia italo-americana di Brooklyn, fra ambizione smodata, eccessi e determinazione, fino all’inevitabile caduta finale. Aiutato da Jimmy (Robert De Niro) che ne diventerà il mentore, Henry si fa strada nel mondo della malavita, diventando uno degli uomini di fiducia del boss Paulie Cicero (Paul Sorvino). Henry finirà per trascinare nel suo mondo di lussi e prepotenze anche Karen (Lorraine Bracco), ragazza di buona famiglia della quale si innamora.
Quei bravi ragazzi è stato candidato a sei Premi Oscar, ottenendo una sola vittoria, quella di Joe Pesci come Miglior attore non protagonista per il ruolo dello psicotico gangster Tommy DeVito.