Wonder Woman 3 verrà prodotto o verrà cancellato? È questa la domanda che ormai da diversi giorni affolla la mente dei fan della supereroina DC e dell’attrice Gal Gadot. Alcune fonti autorevoli (come Variety, The Hollywood Reporter) nei giorni scorsi hanno riportato la notizia secondo cui lo script di Patty Jenkins e Geoff Johns di Wonder Woman 3 sia stato bocciato da James Gunn (neo presidente dei DC Studios), Peter Safran e dai dirigenti di Warner Bros. Pictures.
Proprio James Gunn, in seguito alla pubblicazione di questi rumours, ha voluto fare qualche precisazione. “Dunque. Per quanto riguarda la storia dell’Hollywood Reporter di ieri, alcune cose sono vere, altre sono mezze vere, alcune non sono vere e altre dobbiamo ancora decidere se saranno vere o no. Sebbene il primo mese alla DC sia stato molto produttivo, costruire i prossimi dieci anni di storia impiega tempo e siamo ancora solo all’inizio“, ha dichiarato il regista.
“Peter [Safran] e io abbiamo scelto di guidare i DC Studios sapendo che ci saremmo trovati davanti a un ambiente frammentato, sia nelle storie raccontate che nel pubblico stesso, e che ci sarebbe stato un inevitabile periodo di transizione verso una storia coerente tra film, serie tv, animazione e videogiochi. Alla fine, gli svantaggi di quel periodo di transizione erano compensati dalle possibilità creative e dall’opportunità di costruire su ciò che ha funzionato nella DC finora, per aiutarci a correggere cosa non ha funzionato“, ha aggiunto.
Infine, James Gunn ha voluto sottolineare che qualunque decisione in merito a Wonder Woman 3 – o qualsiasi altro progetto – verrà presa per il bene dei fan e dei personaggi della DC: “Sappiamo che non faremo contenta ogni singola persona, passo dopo passo, ma possiamo promettere che ogni cosa che faremo verrà fatta al servizio della storia e dei personaggi DC che sappiamo amate e che amiamo da tutta la vita. Per avere altre risposte sul futuro della DC, devo chiedervi purtroppo di aspettare. Stiamo dando il tempo e l’attenzione che meritano a questi personaggi e a queste storie, e noi stessi abbiamo ancora molte più domande da porci e cui trovare risposta“.