Vita segreta di Maria Capasso, film di Salvatore Piscicelli, uscito nel 2019, non è ispirato a una storia vera. Il lungometraggio, interpretato da Luisa Ranieri, è invece tratto dal romanzo scritto dallo stesso regista nel 2012, per edizioni e/o. Pur con qualche riferimento alla realtà, soprattutto nella descrizione di certi ambienti malavitosi di Napoli, la storia non ha alcun legame diretto con la cronaca.
La protagonista è una giovane vedova, fino a quel momento estetista, che per far crescere dignitosamente i tre figli finisce in un giro di criminalità. L’incontro tra Maria e Gennaro, interpretato da Daniele Russo, titolare di un autosalone di cui Maria diventa amante, si rivelerà quindi essenziale per la trasformazione della donna. Che entra così in una spirale pericolosa, abbandonando ogni scrupolo in nome del denaro.
Prima, infatti, trasporta un carico di cocaina da Napoli alla Svizzera, poi via via Maria si lancia in azioni illegali sempre più grandi. Tanto che nell’epilogo si dice felice delle scelte compiute. Perché in un mondo come questo o ci si improvvisa fuorilegge, oppure si fa la fame.
Salvatore Piscicelli non è nuovo a questo genere di racconto di matrice realistica. Ha scritto e diretto film come Immacolata e Concetta – L’altra gelosia, sulla relazione sentimentale tra due donne di Pomigliano d’Arco. O Le occasioni di Rosa, con l’esordiente Marina Suma nei panni di un’operaia che decide di prostituirsi con in beneplacito del compagno Tonino (Angelo Cannavacciuolo).