Frankenstein di Guillermo del Toro ha fatto parlare di sé tra proiezioni convincenti, sfilate sul red carpet per Jacob Elordi e Oscar Isaac, ma in particolare per le dichiarazioni fatte dal regista e dal resto del cast durante la conferenza stampa svoltasi alla Mostra del cinema di Venezia 2025.
A prendere la parola per primo è stato proprio il regista, Guillermo del Toro, che ha voluto spiegare quanto per lui l’idea di realizzare questo film sia stata una vera e propria ossessione, dettata da una grandissima e profondissima passione giovanile, radicata nel suo essere e nei suoi ricordi.
“Da bambino sono cresciuto cattolico, ma non capivo i santi. Quando ho visto il mostro di Frankenstein sullo schermo, ho capito cos’era un messia. Ho seguito quella creatura per tutta la vita, aspettando il momento giusto per raccontarla come meritava. Ora mi sento quasi in depressione post-partum, come se avessi partorito un mondo intero. Ogni esperienza, ogni film che ho fatto mi ha preparato a questo. Volevo costruire un mondo intero, con due parti cromaticamente diverse, un’opera quasi lirica, dove ogni dettaglio – dalla scenografia al colore – avesse un significato. Volevo che tutti – attori, tecnici, musicisti – sentissero che questo era anche il loro film“. – Guillermo del Toro in conferenza stampa a Venezia 82

Oscar Isaac ha voluto esprimere la gioia e l’eccitazione legati dietro alla scelta del regista di prenderlo per il ruolo di Victor Frankenstein, considerando che anche per lui il romanzo della Shelley è stato formativo fin dall’infanzia e vi è molto legato.
“Non potevo crederci quando Guillermo mi ha proposto il ruolo. È stato come un sogno. Mi ha detto: ‘Sto preparando un banchetto, tu devi solo venire a mangiare’. E aveva ragione: era un banchetto emotivo, creativo, umano. Tutto il set era intriso della sua passione, e questo ci ha spinti a dare il massimo“. – Oscar Isaac in conferenza stampa a Venezia 82
Infine anche Jacob Elordi, la creatura nata dalle mani del pazzo scienziato, ha dato il suo contributo ringraziando tutto il cast e la troupe per averlo accolto con calore sul set e quanto sia stato difficile prepararsi in poco tempo al ruolo.
“Avevo solo tre settimane per prepararmi. È stato travolgente, ma il clima sul set era così generoso che ho dovuto solo lasciarmi andare. Era davvero come unirsi a un banchetto già iniziato“. – Jacob Elordi in conferenza stampa a Venezia 82