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    Home » Cinema » Ultime news cinema » Una femmina, il film vietato ai minori di 14 anni: “Un monito sinistro”

    Una femmina, il film vietato ai minori di 14 anni: “Un monito sinistro”

    Il film Una femmina esce col divieto ai minori di 14 anni: una decisione che non è piaciuta al regista Francesco Costabile e all'autore del libro da cui è tratto, Lirio Abbate.
    Redazione ScreenWorld.itDi Redazione ScreenWorld.it16 Febbraio 20223 min lettura
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    Una femmina
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    Il film Una femmina di Francesco Costabile, liberamente ispirato al libro inchiesta di Lirio Abbate Fimmine ribelli. Come le donne salveranno il paese dalla ‘ndrangheta, nelle sale italiane dal 17 febbraio, viene classificato come vietato ai minori di 14 anni dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo.

     

    “Con rammarico e dispiacere apprendo che la commissione per la classificazione delle opere cinematografiche ha ritenuto che il nostro film non fosse idoneo ai minori di 14 anni.” – ha detto il regista Francesco Costabile –  “L’abolizione della censura nel nostro Paese dovrebbe restituire alle famiglie il diritto costituzionale di poter scegliere quali contenuti e come accompagnare i propri figli alla visione di determinati film. Soprattutto se si tratta, come nel caso di Una Femmina, di un film che denuncia la mafia e la violenza sulle donne. È immorale limitare la circolazione di determinati messaggi. L’arte deve liberarsi definitivamente da limitazioni di questo tipo, è un atto dovuto per la crescita morale del nostro Paese e dei nostri cittadini. “

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    “Questo è un film che ha come protagonisti gli adolescenti. Ragazze e ragazzi che devono emanciparsi dal pesante dominio di famiglie della ‘ndrangheta” – sottolinea l’autore del libro e del soggetto del film, Lirio Abbate – “Vietare la visione di Una Femmina ai minori di 14 anni significa impedire di raggiungere quella parte di spettatori che avrebbero più bisogno di un aiuto per comprendere in quali situazioni si trovano, e ad altri fornire strumenti per ribellarsi. Ciò avviene proprio nel momento in cui nelle scuole si parla di mafia cercando di far nascere una nuova consapevolezza contro la ‘ndrangheta. Tutto questo appare come un sinistro monito, tanto più grave perché arriva dal ministero della Cultura: basta parlare di mafia.”

    La trama di Una femmina vede protagonista Rosa, una ragazza inquieta e ribelle, vive con sua nonna e suo zio in un paesino della Calabria, tra monti e fiumare secche. La sua quotidianità viene improvvisamente stravolta da qualcosa che emerge dal suo passato, un trauma che la lega indissolubilmente alla misteriosa morte di sua madre. Quando Rosa si ritrova vittima di un destino già segnato, decide di tradire la sua famiglia e cercare la propria vendetta di sangue. Ma quando questa famiglia è la ‘ndrangheta ogni passo può rivelarsi fatale.

    Distribuito da Medusa, il film vede protagonisti Lina Siciliano, Fabrizio Ferracane, Anna Maria De Luca, Simona Malato, Luca Massaro, Mario Russo, Vincenzo Di Rosa e Francesca Ritrovato.

     

     

     

     

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