Il paramedico e responsabile dei servizi di emergenza Randy Li ha commentato le scene di emergenza medica di alcuni film, tra cui Ambulance e Pulp Fiction. Randy Li ha valutato il realismo di alcune situazioni di emergenze mediche al cinema e ha analizzato l’accuratezza dei protocolli del servizio medico che vengono portati in scena. Ha anche analizzato le procedure di primo soccorso per salvare chi sta soffocando, la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione in un titolo come Mrs. Doubtfire.
Negli ultimi 11 anni, Randy Li è stato paramedico a New York. Ha anche un canale YouTube, dove si occupa di tutto ciò che riguarda i servizi medici di emergenza e, nell’ultimo video caricato, ha preso in considerazione le scene di emergenza di alcuni film. Li inizia a commentare una particolare sequenza di Doctor Strange, quella in cui il personaggio interpretato da Benedict Cumberbatch è in arresto cardiaco e Rachel McAdams prova a restituirlo alla vita utilizzando il defibrillatore. Il paramedico ha dichiarato: “A Hollywood piace costruire scene del genere. Essenzialmente, è come provare ad accendere un’auto senza batteria”.
A proposito della sequenza di Mrs. Doubtfire in cui Pierce Brosnan rischia di soffocare, invece, il paramedico ha analizzato: “Il personaggio sta soffocando. Mrs. Doubtfire sceglie di applicare la manovra di Heimlich, che è esattamente quello che avrei fatto anche io. Semmai, non serviva sollevarlo. La manovra è già pericolosa perché c’è il rischio che si possano rompere le costole. Sollevare una persona, sebbene possa essere di dimensioni contenute, non serve a niente. Diciamo che si merita 5 su 10 come voto! Non è male, è Robin Williams!”.
A questo proposito, proprio qualche giorno fa, Alessia Marcuzzi ha raccontato sui social di aver rischiato di morire per soffocamento a causa di un boccone di polpo andatole di traverso e di essere stata salvata da Wilma Faissol, moglie del suo ex Francesco Facchinetti, che ha praticato una corretta manovra di Heimlich.
Poi, Randy Li è passato a Pulp Fiction e ha commentato la rianimazione di Mia Wallace, interpretata da Uma Thurman. A questo proposito, il paramedico ha commentato: “L’adrenalina non è la prima forma di soccorso. Questo farmaco è corretto qualora il paziente sia in arresto cardiaco. Lei è andata in overdose di eroina. In questi casi, diamo un farmaco che si chiama Narcan o Naloxone. Ci sono tre metodi per iniettarlo. Poi, altra cosa, non avrei mai segnato il punto in cui iniettare l’adrenalina con un pennarello. Per un film, la scena è molto dinamica. Ma, nella realtà, non va così. Non funziona così. Non riesco a immaginare paramedici che si rendono protagonisti di scene del genere. Anche la reazione di Uma Thurman è esagerata. Dopo un’overdose di eroina trattata con del Narcan, la paziente torna alla vita in modo molto lento e graduale. Si merita un 2 su 10”.
Randy Li, poi, ha commentato Ambulance di Michael Bay. Il paramedico ha dichiarato: “Uno degli aspetti più interessanti di questo film consiste nell’utilizzo di tecnologie digitali che consentono al paramedico di raggiungere un medico per un consulto. Il medico, in particolare, segue quanto sta avvenendo attraverso una call privata o in compagnia di altri medici. Poi, non usiamo mai forbici come quelle utilizzate nel film né, tanto meno, facciamo interventi su un’ambulanza in movimento. A dire il vero, nemmeno su un’ambulanza ferma… Non è un’ambiente sterile, anzi è anche abbastanza sporco. Ovviamente, ci occupiamo di feriti da arma da fuoco ma senza ‘aprirli’. Piuttosto, utilizziamo un medicinale che spinge il sangue a coagulare. A parte questo, non c’è altro da fare se non sbrigarsi e arrivare in ospedale il prima possibile. Anche questa scena si merita 2 su 10”.