Il regista Joseph Kosinski ha parlato delle ricerche effettuate su delle vere portaerei e basi navali della Marina per il film Top Gun: Maverick. Ma questo lo ha portato nei guai, compreso il sequestro della macchina fotografica per aver fotografato cose segrete che non avrebbe dovuto fotografare.

Parlando con Deadline, Kosinski ha detto: “Crescendo ho avuto un grande amore per l’aviazione. Costruivo modellini di aerei, aeroplani radiocomandati molto complessi e li facevo volare. La prima cosa che ho fatto dopo aver ottenuto questo lavoro è stata volare fino alla portaerei Teddy Roosevelt. Sono salito su un Greyhound, che non è un jet veloce, ma sono riuscito a volare là fuori, e poi ho fatto il lancio con la catapulta dal jet“.

Kosinski ha continuato: “Quando dirigi un film, puoi diventare un ‘esperto di materia’, che è il termine della Marina – lo SME – su qualsiasi argomento tu voglia. Così ho potuto vivere il sogno di essere in Marina per un paio d’anni. Ho potuto andare in posti dove i civili non possono andare. Ho potuto vedere cose che nessun civile avrebbe potuto vedere“.

Kosinski confessa che le sue ricerche lo hanno messo nei guai: “A un certo punto mi hanno confiscato la macchina fotografica. Ripulita. Ho scattato alcune foto e forse ho ripreso qualcosa che non avrei dovuto riprendere, e la mia macchina fotografica mi è stata rapidamente restituita senza alcuna foto. Sono andato a China Lake e ho scattato in un hangar che è top secret”.

Ma Kosinski afferma che il rischio corso da lui e dagli attori ne è valso la pena: “È stato tutto all’insegna della ricerca dell’autenticità. E credo che lo si percepisca quando si vede il film, perché non si ha la sensazione di trovarsi in un ambiente progettato da Hollywood. C’è una realtà. Abbiamo collaborato con i veri ingegneri che costruiscono i veri aerei segreti. È stato un sogno che si è avverato“. Ha concluso il regista.

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Nato ad Alessandria nel 1991, Andrea Venuti è un critico e saggista cinematografico nonché professore di Storia dell'arte. Attualmente collabora, in qualità di redattore, con tutte le realtà editoriali legate a Digital Dreams S.r.l (da ScreenWorld a CinemaSerieTv). Nel 2019 ha conseguito la laurea magistrale in Cinema e Media (110 e Lode) ed attualmente sta per ultimare un master di I livello in Discipline Artistiche. Dal 2014 ha iniziato a scrivere di cinema (specializzandosi in cinema asiatico) per diverse testate web e cartacee (FilmTv.it, Hong Kong Express, Movieplayer, Everyeye, Cina in Italia). Nel 2021 ha poi pubblicato per Profondo Rosso il saggio: John Woo e il crime movie di Hong Kong. Sempre nel 2021 è stato invitato, in qualità di ospite, al prestigioso Far East Film Festival di Udine (il festival cinematografico asiatico più importante d'Europa).