Le differenze tra il film di Tomb Raider uscito nel 2018 il videogioco omonimo del 2013 del quale è una trasposizione non sono poche, anche se la pellicola sa mantenere viva l’essenza sia del personaggio che del gioco. Ecco quindi 3 grandi differenze tra film e videogame:
La spedizione e i comprimari
Nel videogioco Lara Croft non è mai partita per una spedizione archeologica, né per qualsiasi altra avventura. Lei non è solo appassionata di antichità, ma è laureata e riconosciuta dalla comunità accademica. Sebbene siano proprio Lara e le sue ricerche sulla città perduta di Yamatai a convincere gli investitori a dare il via alla ricerca, essendo inesperta, non è a capo dell’equipe quanto piuttosto il famoso archeologo James Withman. Gli altri comprimari sono anche Conrad Roth, mentore della ragazza che le ha insegnato a cacciare e combattere, Samantha Nishimura la cui famiglia ha finanziato le ricerche e l’equipaggio dell’Endurance, la nave usata per il trasporto, Joslyn Reyes, Alex Weiss, Angus Grimaldi e Jonah Maiava.
Nella trasposizione, invece, la protagonista ci viene presentata come un soggetto problematico, ribelle e in contrasto con la matrigna. Non ha frequentato l’università, si avvale solo della sua grande intelligenza e delle conoscenze di anni passati sul campo insieme al padre sin da quando era piccola per dare inizio alla ricerca. Oltretutto il suo scopo principale è ritrovare il genitore scomparso e creduto morto, seguendo le sue orme fino all’isola in cui risiede la città scomparsa di Yamatai. Noleggia una barca e parte all’avventura accompagnata soltanto dal comandante della nave, il pescatore Lu Ren (Daniel Wu). Mancando il folto gruppo di persone a cui provvedere viene anche meno il forte senso di responsabilità che anima la protagonista nel videogioco.
Il ruolo degli antagonisti
Nel gioco di Tomb Raider si scopre molto presto che l’isola non è deserta e dimenticata, ma è controllata da una popolazione di nativi perfettamente equipaggiati e armati, una setta a tutti gli effetti che si fa chiamare Fratellanza Solarii, guidata da padre Mathias. Questi adorano una regina che secoli prima regnava sulla città di Yamatai il cui nome è Himiko e sono convinti che l’amica di Lara, Sam, ne sia la reincarnazione. La leggenda vuole che le siano stati donati dei poteri quasi divini e sia stata proclamata la Regina del Sole. Ed è con queste abilità sovrannaturali che gli antagonisti controllano le condizioni atmosferiche e impediscono a chiunque di entrare o andarsene incolumi dall’isola.
Il film del 2018 immagina diversamente anche questo aspetto. Mathias non è il leader dei Solarii, ma è alle dipendenze di Trinity, un’oscura organizzazione segreta che verrà presentata nei giochi solo con i sequel. Effettivamente è questa associazione a prendere il controllo della città perduta e la Fratellanza ha un ruolo enormemente ridimensionato. Himiko viene chiamata la Regina della Morte, non più in grado di controllare le tempeste ma di uccidere chiunque semplicemente toccandolo. Nella sua tomba risiede un antico potere, ma quando il sarcofago viene aperto ci si rende conto che non c’è niente di sovrannaturale, ma solo un’arma.
Il ruolo di Richard Croft
Molto semplicemente nel gioco non viene quasi mai fatta menzione del padre di Lara, Richard Croft, e lei non si avventura in quella ricerca per trovarlo. Anzi risulta morto da anni e nulla ha a che fare con l’isola di Yamatai. In un momento della storia lei viene sconfitta da padre Mathias, un suo amico fidato perde la vita e lei stessa rimane gravemente ferita. Tuttavia trova uno sprone per continuare a combattere, a portare a termine il suo lavoro e, soprattutto a salvare il resto dell’equipaggio a qualsiasi costo.
Nel film il padre è la motivazione principale che spinge la protagonista a continuare la raccolta di dati lasciatigli dal genitore, che la esorta in un video a distruggere tutto perché non cada in mani sbagliate. Dopo aver raggiunto l’isola viene presto attaccata dai mercenari di Trinity e si viene a creare una situazione molto simile a quella del videogioco, con Lara che viene ferita gravemente e creduta morta. Tuttavia un naufrago vagabondo la salva, la cura e si rivela essere proprio il padre scomparso. Viene meno la determinazione incrollabile della protagonista, ma almeno ritrova il papà.
Queste erano le 3 maggiori differenze tra il film di Tomb Raider del 2018 con Alicia Vikander e il videogioco da cui è tratto, uscito nel 2013 e reboot della storica saga. La trasposizione riceverà presto un sequel considerando che nel Maggio del 2021 la sceneggiatura è stata completata e la produzione sembra sia stata avviata a tutti gli effetti. A Tomb Raider viene assegnato, comunque, un buon 51% di giudizi positivi tra chi elogia l’interpretazione della Vikander e la sua somiglianza con la protagonista del videogioco e chi lamenta dei tagli eccessivi rispetto alla storia originale.