Anche Thor: Love and Thunder, come tutti i film Marvel ha delle scene dopo i titoli di coda, una tradizione ormai consolidata e che spesso anticipa i nuovi progetti dei Marvel Studios o il futuro dei personaggi del franchise. Ve ne parliamo di seguito, con due sequenze dedicate a Zeus e Jane Foster, ma… se uscite dal cinema prima di gustarvi tutti i titoli di coda di un film Marvel, sappiatelo, non siete degni.
(Attenzione, seguono spoiler)
Nella prima sequenza post-credits abbiamo subito un colpo di scena. Perché ritroviamo lo Zeus di Russell Crowe ancora vivo (nel film lo davamo per morto) che si lecca le ferite pieno di ira nei confronti di Thor e di tutti i supereroi che, di fatto, hanno ormai sostituito gli eroi dell’Olimpo nel cuore della gente. E così il vero Dio del Tuono decide di scatenare contro Thor la sua arma segreta: suo figlio Ercole (interpretato da Brett Goldstein, il mitico Roy Kent di Ted Lasso). Questo significa che nel prossimo film in solitaria del figlio di Odino il villain della storia potrebbe essere proprio il forzuto eroe della mitologia greca.
La seconda scena post-credit di Thor: Love and Thunder, invece, si apre con la riapparizione di una lucente Jane Foster (deceduta sulla Terra) in un luogo mistico. La donna viene accolta da un rilassato Heimdell, il vecchio custode di Asgard interpretato da Idris Elba. L’uomo le dà benvenuto nel posto che ogni vero vichingo vorrebbe abbracciare dopo una morte gloriosa: il Valhalla.