Sul set di The Pale Blue Eye – I delitti di West Point, film scritto e diretto da Scott Cooper disponibile su Netflix dal 6 gennaio, il protagonista Christian Bale non è ricorso a nessun metodo sul set per interpretare Augustus Landor. A rivelarlo è stato il suo collega Harry Melling, attore noto per essere stato nel cast di Harry Potter e La regina degli scacchi, in una recente intervista a The Independent.
“La mia esperienza, lavorandoci insieme, era che entrambi ci presentavamo sul set, non parlavamo per niente della scena, e iniziavamo semplicemente a recitarla. Non c’era modo di rimanere nel personaggio, ma immagino che tu sia sempre trattenuto all’interno di una qualche forma di personaggio solo perché indossi i vestiti e sei in quell’ambiente come quella persona“, ha dichiarato l’attore.
“Penso che la recitazione con il metodo a volte sia un marchio inutile”, ha aggiunto Harry Melling prima di definire Bale “uno degli artisti più generosi con cui abbia mai lavorato”. Christiana Bale, d’altra parte, non ha mai nascosto di non aver mai studiato recitazione professionalmente, quindi ogni ruolo per lui diventa una vera e propria sfida: “In ogni singolo film, penso tra me e me, ‘Oh Dio, cosa ho fatto? Si renderanno conto che non ho idea di cosa sto facendo. Ma penso che sia per questo che sono ancora interessato a farlo perché non ho davvero alcun metodo“.
Basato sull’omonimo romanzo del 2006 scritto da Louis Bayard, The Pale Blue Eye – I delitti di West Point è ambientato nel 1830 e vede protagonista Augustus Landor, un detective esperto, che sta indagando su una serie di omicidi avvenuti all’interno della prestigiosa accademia militare americana di West Point. Ad aiutarlo, nella sua inchiesta, una giovane recluta, un ragazzo meticoloso destinato a diventare uno scrittore di fama mondiale, Edgar Allan Poe.