The Brutalist fa scintille, al Lido, ottenendo una standing ovation di tredici minuti dopo la sua anteprima mondiale al Festival del Cinema di Venezia, ieri, domenica 1 settembre 2024.
Il pubblico presente alla première è esploso in un applauso mentre i titoli di coda iniziavano a scorrere sull’epica proiezione di tre ore e 35 minuti, regalando a Corbet e al suo cast una travolgente standing ovation, la migliore del festival. Le star Adrien Brody e Felicity Jones sembravano, a tratti, commossi per l’effusiva reazione al lungometraggio. The Brutalist ha tutto il peso tematico e il rigore intellettuale che si addicono al suo soggetto: il trauma storico e la visione artistica che hanno dato origine alle grandi opere dell’architettura brutalista americana di metà secolo. Corbet concede al suo pubblico una pausa, in mezzo alla storia alternativamente elegante e propulsiva. A metà della lunga durata, c’è un intervallo di 10 minuti, che consente agli spettatori di riflettere sull’evoluzione della gestione dei temi trattati per mezzo della pellicola, al momento la favorita per la vittoria del Leone d’Oro.
Loudest, wildest and longest standing ovation (12+minutes!!!) I’ve experienced thus far at #Venezia81 for filmmaker Brady Corbet and his stars Adrien Brody, Felicity Jones, Guy Pearce, Joe Alwyn, Alessandro Nivola, Stacy Martin, Emma Laird for their bold The Brutalist (with… pic.twitter.com/s49UgpM36d
— Chris Gardner (@chrissgardner) September 1, 2024
La trama è incentrata sul viaggio dell’architetto ebreo di origine ungherese, László Tóth (Adrien Brody), il quale emigra negli Stati Uniti nel 1947 per vivere il “sogno americano”. Inizialmente costretto a lavorare sodo in povertà, vince presto un contratto con un misterioso e ricco cliente, Harrison Lee Van Buren (Guy Pearce), che cambierà il corso dei successivi 30 anni della sua vita. Felicity Jones è la co-protagonista nel ruolo della moglie di Tóth, Erzsébet, mentre Joe Alwyn interpreta il figlio mutevole del ricco industriale. Corbet e sua moglie, la regista e attrice norvegese Mona Fastvold, hanno co-scritto il film. Il regista e il suo cast hanno scelto un look elegante e tradizionale per il red carpet, con il regista che indossava uno smoking nero, accanto a Fastvold in un completo lungo fino a terra con spalle scoperte.
La leggenda del cinema ivoriano, Isaach de Bankolé, che interpreta Gordon, l’amico di Tóth, ha dato un tocco piccante con una giacca nera con una grande toppa di Angela Davis su pantaloni bianchi eleganti e sneakers bicolore. Raffey Cassidy (nel film, la nipote di Tóth, Zsófia) si è mostrata in vesti quasi gotiche, con una camicia nera a strati e un foulard trasparente che le incorniciava il viso. Brody, che ha accolto i fan che gridavano “Adrien! Adrien!” lungo la barricata, è arrivato in compagnia della fidanzata, Georgina Chapman. La stilista è stata avvistata mentre filmava il compagno in occasione del suo importante pomeriggio, che si è protratto fino a sera, quando la proiezione si è conclusa.
Tra la folla che ha assistito alla première sono stati avvistati diversi personaggi del mondo del cinema, tra cui attrici come il premio Oscar Julianne Moore (con la sua manager Evelyn O’Neill al seguito) e Cailee Spaeny (Priscilla), oltre al cineasta e artista francese JR (Faces Places). Un’opera d’autore fino al midollo e un trionfo di determinazione registica, The Brutalist ha richiesto più di sette anni di lavorazione , con vari falsi inizi e difficoltà finanziarie, ed è stato girato su pellicola da 70 mm in VistaVision. Il bellissimo formato retrò avrebbe richiesto ai registi di trasportare 26 rulli di pellicola, del peso di circa 130 chili, in Italia per la prima mondiale del film. Nel corso della conferenza, tenutasi all’inizio della giornata di ieri, Corbet si è emozionato parlando delle sue difficoltà nel portare la propria visione sullo schermo:
È stato un film incredibilmente difficile da realizzare. Sono molto emozionato oggi perché ci abbiamo lavorato per sette anni e ci è sembrato urgente ogni giorno, per la maggior parte di un decennio.
Trevor Matthews e Nick Gordon della Brookstreet Pictures sono stati produttori del progetto insieme a Brian Young, Andrew Morrison della Kaplan Morrison, Andrew Lauren Prods. Andrew Lauren e DJ Gugenheim. La proiezione ha segnato un importante ritorno di Corbet a Venezia. L’attore, diventato autore, ha, infatti, girato qui il suo primo film, L’infanzia di un capo, che ha vinto il premio come Miglior film d’esordio. È tornato con Vox Lux, con Natalie Portman e Jude Law. Ha anche diretto episodi di The Crowded Room, con Tom Holland, per Apple TV+. Ha ringraziato la Mostra del Cinema di Venezia per aver “sostenuto i miei film quando nessun altro lo faceva“, affermando che il Lido “ha davvero reso possibili i miei progetti“.