Robert Pattinson mette in guardia gli spettatori su The Batman, definendolo un film triste, e sul suo Bruce Wayne, che sarà un freak al pari dei villain che combatte.
Come spiega l’attore inglese a GQ, il regista Matt Reeves rileggerà il mito di Batman in chiave nichilista, concentrandosi sugli aspetti oscuri del personaggio: “Anche le grafiche sono davvero diverse. ci sono molte persone tristi nel mondo, spero apprezzeranno.”
Girare The Batman durante l’emergenza sanitaria non è stato facile per Robert Pattinson, l’esperienza lo ha portato fino al punto di rottura: “La natura delle riprese era così isolata, giravamo sempre di notte, era sempre tutto buio, mi sono sentito molto solo. Anche dover indossare tutto il tempo quel costume. Non ti è permesso di uscire dallo studio con la tuta addosso, quindi sapevo a malapena cosa stesse succedendo fuori… Dopo ero davvero, davvero, davvero distrutto. Ho riguardato una mia foto di aprile, ero verde.”
Mentre indossava il costume di Batman per lunghe ore sul set, Robert Pattinson ha passato il tempo leggendo e ascoltando musica elettronica ambient, come rivela oggi: “Il mio Bruce Wayne è un freak. In questo, è in qualche modo implicito che abbia avuto un esaurimento. Ma questa cosa che sta facendo, non sta nemmeno funzionando. Sono passati due anni e il crimine è peggiorato da quando Bruce ha iniziato a essere Batman. La gente di Gotham pensa che sia solo un altro sintomo di quanto tutto faccia schifo”.
L’attore precisa: “È un film triste. Si tratta di lui che cerca di trovare qualche barlume di speranza, anche in se stesso, non solo nella città. Normalmente, Bruce non mette mai in dubbio le proprie capacità; mette in dubbio la capacità della città di cambiare. Ma è una cosa così folle da pensare, ‘L’unico modo in cui posso vivere è travestirmi da pipistrello'”.