A distanza di 25 anni dall’uscita nelle sale di tutto il mondo, è emerso un interessante retroscena sulla produzione di Shakespeare in Love, film del 1998 diretto da John Madden e con protagonisti Ralphe Fiennes e Gwyneth Paltrow. Il ruolo di quest’ultima, ovvero quello della giovane Viola De Lesseps, era destinato in un primo momento a Julia Roberts. L’attrice, però, abbandonò il film sei settimane prima dell’inizio delle riprese, causando ai produttori una perdita di sei milioni di dollari.
Come si legge nel saggio per Air Mail sulla realizzazione di Shakespeare in Love, il produttore del Edward Zwick ha affermato che “la possibilità di avere la ‘Pretty Woman’ che indossa un abito con corsetto ha entusiasmato lo studio abbastanza da tirar fuori i soldi. Dieci settimane dopo ero di nuovo a Londra, dove una copia della prima bozza dello script di Tom Stoppard mi aspettava nella mia lussuosa camera d’albergo“. A Londra il produttore incontrò Julia Roberts, la quale espresse il desiderio di aver come partner maschile Daniel Day-Lewis, impegnato però già con le riprese di Nel nome del padre. “È brillante, è bello e intenso. E così divertente! Hai visto la sua interpretazione in Camera con vista? Ha anche recitato Shakespeare. Non pensi che sarebbe perfetto?… Posso convincerlo a farlo” avrebbe detto l’attrice. Per convincerlo, la Roberts chiese al suo assistente di inviare due dozzine di rose rosse all’attore, accompagnate da un biglietto con su scritto “Sii il mio Romeo”.
Il giorno successivo, Julia Roberts non si presentò alla lettura del copione ma in seguito informò Zwick che Daniel Day-Lewis avrebbe fatto il film e quindi non c’era bisogno di svolgere il casting. Il produttore incontrò subito l’attore, il quale negò la sua disponibilità in quanto impegnato con Nel nome del padre. Il giorno successivo, Julia Roberts si presentò alla lettura del copione, nel quale era presente anche Ralph Fiennes. “Anche se Ralph ha fatto del suo meglio per provocarle il famoso sorriso, Julia lo ha riconosciuto a malapena. Non sto insinuando che stesse deliberatamente sabotando, ma è stato comunque un disastro. Ho cercato di incrociare lo sguardo di Ralph per scusarsi mentre se ne andava, ma non è riuscito a uscire da lì abbastanza in fretta. Dopo che se ne fu andato, mi rivolsi a Julia, aspettando la sua reazione. ‘Non è divertente’ fu il suo commento”, ha rammentato Edward Zwick.
Nei giorni successivi, il progetto andò a rotoli. “Il resto di quel giorno e tutti i giorni della settimana che seguirono andarono altrettanto male. Non ho più le mie liste del cast, ma tra i giovani attori ancora da scoprire ricordo Hugh Grant, Rupert Graves, Colin Firth, Sean Bean, Jeremy Northam. Julia trovava difetti in tutti loro: uno era rigido, un altro non era romantico, e così via”. Dopo due settimane, Julia Roberts accettò di fare un provino con l’attore Paul McGann. “La mattina del test, Julia emerse dal trucco radiosa in costume d’epoca. Ma una volta che iniziò a pronunciare le parole, qualcosa non andava. Non c’era magia. Il problema non era la sceneggiatura. O Paul McGann. Era Julia. Dal momento in cui aveva iniziato a parlare è stato chiaro che non aveva lavorato sull’accento. Percependo il disagio di Julia, ho cercato di incoraggiarla, ma lei deve aver intuito il mio disagio, e ho fatto il tragico errore di sottovalutare la sua insicurezza. Essendo stata catapultata solo di recente in cima alla catena alimentare di Hollywood, doveva essere terrorizzata all’idea di fallire. La mattina dopo, quando ho chiamato la sua stanza, mi è stato detto che aveva fatto il check-out”.